Aglianico del Taburno DOCG "Bue Apis" Cantina del Taburno 2015
Denominazione:Aglianico del Taburno DOCG
Uve:Aglianico 100%
Colore:Rubino porpora
Odore:Ricorda le more ed il ribes nero
Sapore:Bocca è pieno ed equilibrato con tannini fusi ed finale lungo di caffè, tabacco e spezie
Gradazione alcolica:14% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:16 - 18° C
Abbinamenti:Carni rosse, formaggi stagionati, arrosto
Il Bue Apis è prodotto esclusivamente con uve di Aglianico del Taburno provenienti da una vigna centenaria ubicata in contrada “Pantanella” a circa 1000 metri dalla cantina del Taburno. Questa vigna testimonia l’antica presenza dell’Aglianico alle pendici del monte Taburno. La vinificazione in purezza dell’uva da essa ottenuta, clone originario del cosiddetto Aglianico amaro, è uno dei percorsi che la Cantina del Taburno ha intrapreso per valorizzare le straordinarie potenzialità di questo antico vitigno.

LA PIANTA
A partire dagli anni Novanta del Novecento sono state condotte lunghe indagini ampelografiche, ampelometriche, chimiche, biochimiche e molecolari su biotipi di Aglianico e Aglianicone reperiti in Campania e in Basilicata. I risultati hanno dimostrato che Aglianico campano e Aglianico del Vulture sono in realtà un unico vitigno, con differenze di vario ordine ascrivibili a una normale variabilità intravarietale, mentre l'Aglianicone si è rivelato un vitigno estraneo ai due precedenti. Gli ultimi studi di Boselli e Monaco hanno messo in evidenza i sei biotipi seguenti appartenenti a tre gruppi fondamentali: Aglianico Amaro, Aglianico di Taurasi e Aglianico del Vulture; Aglianico di Napoli 1 e Aglianico di Napoli 2; Aglianico di Galluccio. L'Aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo (da 150 a 250 grammi) e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, pruinosa e di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.
IL VINO
In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino (22-23%) e conservano integra una forte acidità tartarica, che risulta ancora più elevata nel biotipo Aglianico Amaro o Beneventano; possiedono, inoltre, un'importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica. L'utilizzo della barrique, oggi diffuso in Campania e in Basilicata, riesce a domarne la foga, rendendolo più morbido e vellutato in tempi brevi.
- Regione
- Campania
- Colore
- Rosso Rubino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Morbido
- Gradazione (% vol.)
- 14
- Contenuto
- 75 Cl
La Cantina del Taburno, situata alle pendici del monte del Taburno, è di proprietà del Consorzio Agrario di Benevento. Quest'ultimo, fondato nel 1901, ha svolto nell'arco di un secolo un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura sannita. La Cantina, situata nel comune di Foglianise, è stata realizzata nel 1972. Per la filosofia produttiva che da sempre contraddistingue l'azienda e per le ricadute economiche sul territorio che essa determina, costituisce un punto di riferimento per la viticoltura della zona. Le uve vinificate dalla Cantina del Taburno provengono da circa 600 ettari distribuiti nei territori dei comuni ubicati alle pendici della montagna: Foglianise, Torrecuso, Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Apollosa, Bonea, Montesarchio, Ponte, Tocco Caudio, Paupisi e Benevento. L'ecosistema viticolo di tale territorio è molto singolare, sia per la natura e l'esposizione dei terreni, sia per le particolari condizioni climatiche, sia per i vitigni e le tecniche agronomiche adottate. I terreni collinari, argillosi e calcareo-marnosi, gli inverni miti con una regolare distribuzione delle piogge tra ottobre e marzo, le estati calde e asciutte, contribuiscono a creare condizioni estremamente favorevoli per una viticoltura di qualità.