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Bajola Bianco Ischia 2018
- Denominazione:Campania
- Uve:Vermentino, Viogner, Sauvignon Blanc, Incrocio Manzoni, Malvasia delle Lipari Uve Biologiche
- Colore:Giallo torbido contiene sedimenti
- Odore:Sentori di frutta matura, agrumi, leggere note ossidative
- Sapore:Salino e leggermente tannico
- Gradazione alcolica:12.5% vol.
- Formato:75 Cl
- Temperatura di servizio:10 - 12° C
- Abbinamenti:Spaghetti ai ricci di mare
Francesco Iacono è un enologo consulente molto noto ma casa sua è in questo spicchio di Paradiso da meno di un ettaro a Forio d’Ischia. Qui, insieme a sua moglie Antonella e ai figli Alice e Leonardo, produce poche bottiglie senza compromessi votate a valorizzare un territorio veramente fantastico. Terrazze e muri a secco per una viticoltura integrata che diviene vero e proprio paesaggio.
LA PIANTA
A partire dagli anni Novanta del Novecento sono state condotte lunghe indagini ampelografiche, ampelometriche, chimiche, biochimiche e molecolari su biotipi di Aglianico e Aglianicone reperiti in Campania e in Basilicata. I risultati hanno dimostrato che Aglianico campano e Aglianico del Vulture sono in realtà un unico vitigno, con differenze di vario ordine ascrivibili a una normale variabilità intravarietale, mentre l'Aglianicone si è rivelato un vitigno estraneo ai due precedenti. Gli ultimi studi di Boselli e Monaco hanno messo in evidenza i sei biotipi seguenti appartenenti a tre gruppi fondamentali: Aglianico Amaro, Aglianico di Taurasi e Aglianico del Vulture; Aglianico di Napoli 1 e Aglianico di Napoli 2; Aglianico di Galluccio. L'Aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo (da 150 a 250 grammi) e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, pruinosa e di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.
IL VINO
In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino (22-23%) e conservano integra una forte acidità tartarica, che risulta ancora più elevata nel biotipo Aglianico Amaro o Beneventano; possiedono, inoltre, un'importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica. L'utilizzo della barrique, oggi diffuso in Campania e in Basilicata, riesce a domarne la foga, rendendolo più morbido e vellutato in tempi brevi.