Bariletta IGT Telaro Magnum 2021

  • DenominazioneDenominazione:Roccamonfina IGT
  • UveUve:Bariletta (Primitivo)
  • ColoreColore:Rosso Rubino
  • OdoreOdore:Sensazioni floreali e spezie scure
  • SaporeSapore:Buon corpo e discreta persistenza
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:13.5% vol.
  • FormatoFormato: 1.5 L
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:16 - 18 C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Lasagne, ragù, carni rosse in umido, formaggi mediamente stagionati.
Special Price 27,00 € Regular Price 30,00 €

Bariletta IGT Telaro è prodotto con un'uva antichissima chiamata Bariletta e risalente, addirittura, all'epoca romana; un'uva preservata dall'estinzione e rivalorizzata dopo secoli, che si presume abbia parentele con il Primitivo.

CARATTERISTICHE

Bariletta IGT Telaro è di un rosso rubino luminoso, denota invitanti e freschi profumi di amarena e macchia mediterranea che anticipano sensazioni floreali e di spezie scure. L'assaggio è caratterizzato da una buon corpo, tannino carezzevole e discreta persistenza fruttata.

ABBINAMENTI

Bariletta IGT Telaro si abbina con lasagne e cannelloni al ragù, con carni rosse in umido e con formaggi mediamente stagionati.

REGIONE: CAMPANIA

Campania

Le origini antichissime della viticoltura campana sono evidenti nei due metodi di allevamento della vite usati ancora oggi, quello ad alberello, di origine greca, e la tecnica etrusca in cui la vite si fa arrampicare attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci — chiamati tennecchie, cioè tende — in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

L'intera regione è situata all'interno di un antico teatro vulcanico, di cui oggi il Vesuvio rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Questa peculiarità ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia. Nelle province di Napoli, Salerno e Caserta il clima è mite e mediterraneo, mentre in quelle interne di Avellino e Benevento le temperature sono più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, con piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Dogc rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'Avellinese, e l'Aglianico del Taburno in provincia di Benevento. Sulla costa, scendendo da nord a sud le Doc Galluccio, Falerno del Massico e Aversa nel Casertano, poi le Doc Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Penisola Sorrentina in provincia di Napoli, quindi Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud.

L'immagine del vino campano è legata soprattutto alla personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l’Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

VITIGNO: PRIMITIVO

Primitivo

LA PIANTA

Il grappolo è di taglia media, lungo, di forma conico-cilindrica, mediamente compatto e provvisto di una o due ali. Gli acini sono sferici e di media grandezza, con buccia molto pruinosa, di medio spessore e di colore blu scuro. Sembra che il biotipo di Gioia del Colle mostri parecchie differenze morfologiche rispetto a quello coltivato nel Tarantino, riscontrabili anche nella diversità dei vini prodotti nelle due zone. Tutte le fasi del ciclo vegetativo del Primitivo sono precoci: le uve generalmente sono vendemmiate tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. I racemi sono il secondo frutto che alcune piante sviluppano in quantità rilevante sulle femminelle. Questi frutti di seconda generazione maturano a distanza di circa venti giorni dalla vendemmia dei grappoli primari e pertanto sono raccolti e vinificati in una fase successiva, rappresentando una seconda opportunità per correggere i possibili eventi negativi occorsi nella prima vinificazione.

IL VINO

La vinificazione in purezza porta a un vino dall'intenso colore rubino-violaceo, dai profumi intensamente fruttati (con note di ribes, ciliegie sotto spirito, confettura di frutti di bosco e prugne cotte) ed elegantemente speziati, che chiudono con dolci aromi di tabacco. La bocca è di grande concentrazione ma al contempo soave e calibrata, con un frutto vellutato irrobustito da un deciso tenore alcolico. Il vino migliora le sue caratteristiche se sottoposto a un adeguato invecchiamento. Tradizionalmente sono prodotte anche le tipologie Dolce Naturale, Liquoroso Dolce e Liquoroso Secco che hanno una gradazione alcolica decisamente elevata (da 16 a 18 gradi) e prevedono un lungo invecchiamento.

Informazioni Tecniche
Contenuto 1.5 L
Regione Campania
Odore Floreale
Colore Rosso Rubino
Tipologia Rosso
Uve Bariletta
Provenienza Italia
Denominazione Roccamonfina IGT
Sapore Vellutato
Manufacturer Cantine Telaro Vini Vulcanici
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