Basilisco Aglianico del Vulture Superiore DOCG Basilisco 2011

LA PIANTA
A partire dagli anni Novanta del Novecento sono state condotte lunghe indagini ampelografiche, ampelometriche, chimiche, biochimiche e molecolari su biotipi di Aglianico e Aglianicone reperiti in Campania e in Basilicata. I risultati hanno dimostrato che Aglianico campano e Aglianico del Vulture sono in realtà un unico vitigno, con differenze di vario ordine ascrivibili a una normale variabilità intravarietale, mentre l'Aglianicone si è rivelato un vitigno estraneo ai due precedenti. Gli ultimi studi di Boselli e Monaco hanno messo in evidenza i sei biotipi seguenti appartenenti a tre gruppi fondamentali: Aglianico Amaro, Aglianico di Taurasi e Aglianico del Vulture; Aglianico di Napoli 1 e Aglianico di Napoli 2; Aglianico di Galluccio. L'Aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo (da 150 a 250 grammi) e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, pruinosa e di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.
IL VINO
In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino (22-23%) e conservano integra una forte acidità tartarica, che risulta ancora più elevata nel biotipo Aglianico Amaro o Beneventano; possiedono, inoltre, un'importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica. L'utilizzo della barrique, oggi diffuso in Campania e in Basilicata, riesce a domarne la foga, rendendolo più morbido e vellutato in tempi brevi.
- Regione
- Basilicata
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Aglianico del Vulture DOC
- Uve
- Aglianico
- Gradazione (% vol.)
- 14.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Rosso
Basilisco Vini in Vulture: Viviana Malafarina è la mente e l’anima di questa azienda, che conduce con passione e serietà, coadiuvata da Pierpaolo Sirch nelle operazioni strettamente legate alla vigna. Siamo a Barile, alle pendici del Vulture, vulcano ormai spento ma che durante le passate eruzioni ha lasciato un prezioso substrato tufaceo. Proprio questo materiale, duro ma al contempo duttile, ben si presta ad ospitare le cantine aziendali, data la facilità con la quale può esser scavato e la caratteristica di mantenere al suo interno temperature costanti ed idonee alla conservazione del vino. Nel 2011 l’Azienda Feudi di San Gregorio, decisa ad avviare un progetto di recupero dello Shesh, lo storico Parco delle Cantine di Barile scelto da Pasolini per l’ambientazione de "Il vangelo secondo Matteo", ha acquisito la vicina Basilisco, contribuendo al processo di rilancio di una zona fascinosa e dalle grandi potenzialità enologiche.