Denominazione:Ponza IGT
Uve:100% Biancolella
Colore:Paglierino luminoso con riflessi dorati
Odore:Note di fiori e frutti gialli, mandorle amare, cenni di agrumi e intensi sentori minerali caratterizzano l'olfatto
Sapore:Sorso avvolgente, di buona corrispondenza gusto-olfattiva e lungo finale sapido
Gradazione alcolica:13.0% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Orata all'acqua pazza
Ha origini antichissime la storia della splendida realtà vitivinicola che vede protagonisti i coniugi Emanuele Vittorio e Luciana Sabino, nell’incontaminata Punta Fieno, sull’isola di Ponza. Assegnata in “enfiteusi perpetua” nel 1734 da Carlo di Borbone all’avo Pietro Migliaccio che vi portò i vitigni tipici campani, era in uno stato di abbandono totale fino al 2000, quando con un enorme lavoro di recupero ed ingenti investimenti è nata l’azienda, oggi vanto dell’enologia isolana. Le antiche varietà autoctone a piede franco, recuperate con l’uso di moderni mezzi enologici e avvalendosi della collaborazione dell’enologo Vincenzo Mercurio, nel rispetto delle tradizioni locali offrono vini di forte tipicità e particolare qualità e piacevolezza.

LA PIANTA
Il grappolo è di media grandezza, di forma cilindrica, alato e abbastanza compatto. Può essere occasionalmente spargolo per il sopravvento di eventuali difetti di fioritura. Gli acini sono medi, rotondi e di colore verde paglierino, con una buccia sottile e tenera responsabile del nome Bianca Tnera nella zona di Amalfi. Matura tra la fine di Settembre e l'inizio di ottobre
IL VINO
Pur non raggiungendo gradazioni alcoliche elevate e non conservando un'acidità importante, il Biancolella dona, con l'intensità dei profumi, inaspettata longevità ai bianchi dell'isola. L'Ischia Biancolella rimane un vino che nasce in vigne streme, considerate a giusto titolo tra le più belle al mondo
- Regione
- Lazio
- Uve
- Biancolella
- Colore
- Giallo Paglierino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Aromatico
Sapido - Gradazione (% vol.)
- 13
- Contenuto
- 75 Cl
Ha origini antichissime la storia della splendida realtà vitivinicola che vede protagonisti i coniugi Emanuele Vittorio e Luciana Sabino, nell’incontaminata Punta Fieno, sull’isola di Ponza. Assegnata in “enfiteusi perpetua” nel 1734 da Carlo di Borbone all’avo Pietro Migliaccio che vi portò i vitigni tipici campani, era in uno stato di abbandono totale fino al 2000, quando con un enorme lavoro di recupero ed ingenti investimenti è nata l’azienda, oggi vanto dell’enologia isolana. Le antiche varietà autoctone a piede franco, recuperate con l’uso di moderni mezzi enologici e avvalendosi della collaborazione dell’enologo Vincenzo Mercurio, nel rispetto delle tradizioni locali offrono vini di forte tipicità e particolare qualità e piacevolezza.