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Vino generoso con profumi fruttati e struttura imponente. Palato moderatamente tannico con un'ottima acidità. Vino immediato, di grande accessibilità e beva.
Ottimo con carni rosse, carni bianche grigliate, formaggi a grana dura o cioccolato.
- Regione
- Piemonte
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Barolo DOCG
- Uve
- Nebbiolo
- Gradazione (% vol.)
- 14.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Rosso
BARCAV
L'azienda è ubicata sulla collina Bricco Boschis, un anfiteatro di vigne di rara bellezza, anticamente chiamato Monte della Guardia già proprietà della contessa Colbert Falletti. Il Bricco Boschis è situato tra il crinale del Montanello e quello del Monprivato e può essere descritto come una sorta di prominenza del crinale principale di Castiglione Falletto. Se non fosse per pochi appezzamenti, questa menzione potrebbe essere considerata a pieno titolo un monopolio della famiglia Cavallotto che dal 1948, ha costantemente contribuito ad accrescerne la notorietà e a identificare al suo interno delle sottozone particolari come Vigna San Giuseppe, che ingloba il meglio di questo anfiteatro unico e magico. Vignolo invece, è una piccola Menzione Geografica Aggiuntiva (cru) e Cavallotto è l’unica azienda a imbottigliarlo nella produzione di un Barolo Riserva, di pari aristocrazia del suo compagno Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva, del quale quest’anno siamo sprovvisti (nel millesimo 2013), non essendo stato presentato in Guida. La complessità dei suoli calcareo-argillosi con marne gialle, bianche e grigie più sabbia stratificata, unita a ottime esposizioni, fanno esprimere al meglio la sinapsi dei luoghi di Castiglione Falletto. I Cavallotto, giunti alla quinta generazione, sono consapevoli di tanta bellezza e nutrono per la loro terra un profondo rispetto, per cui si ha una conduzione agricola biologica e mano tradizionale in cantina con utilizzo di botti grandi per una coerenza d’impostazione classica.
Bibenda 2020
90 vendemmie per celebrare un grande cru. E' il 1928 quando Giacomo Cavallotto acquista l'intera collina di Bricco Boschis. Ma è con Olivio, subito dopo la guerra, nel 1948, che si comincia a imbottigliare il frutto di quelle bellissime vigne. Alfio, Giuseppe e Laura, i suoi figli, ne hanno raccolto l'eredità e oggi, in questo corpo unico di circa 25 ettari, coltivano, con particolare attenzione all'ambiente, barbera, dolcetto, freisa, grignolino, pinot nero e chardonnay. Protagonista il nebbiolo, al quale sono dedicate le parcelle meglio esposte, con declinazioni particolarmente ricche di energia e vitalità. C'è tutta la complessità del grande Barolo nel Vignolo Riserva '12: profumi di fiori secchi, tabacco, liquirizia. La bocca è piena e polposa, ben sostenuta da tannini e un vivace supporto acido, per un finale lungo e di carattere. Più etereo e sottile il Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva '12, appena più marcato nella componente alcolica. Piacevolissima la Barbera d'Alba Vigna del Cuculo '16, dal profilo fruttato carnoso e di sfizioso piglio vegetale.
Gambero Rosso
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