Denominazione:Montalcino DOCG
Uve:100% Sangiovese
Colore:Rosso rubino con unghia granato
Odore:L’olfatto apre con caramella al lampone, petali di viola in appassimento, foglie di tabacco, bastoncino di liquirizia, accenni di incenso, legno di cedro, corteccia di china, il tutto impreziosito da un caleidoscopio di spezie
Sapore:Identità gustativa dinamica, con sensazioni di spezie piccanti, un tannino setoso, ritorni di arancia rossa e lungo finale balsamico
Gradazione alcolica:14.5% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:16 - 18° C
Abbinamenti:Pasticcio di carne
La tenuta sorge sul versante sud del comune di Montalcino, a 450 metri di altitudine, con un’estensione di 540 ettari, 144 dei quali coltivati a vigneto. Gode di una posizione favorevole, grazie alla barriera costituita dal Monte Amiata e all’influenza esercitata sul clima dal mar Tirreno, di una perfetta esposizione a mezzogiorno e di suoli particolarmente vocati alla coltivazione della vite, merito della sottile matrice argillosa ricca di calcare e scheletro. Col d’Orcia, azienda storica di Montalcino, oggi di proprietà della famiglia Marone Cinzano, ha iniziato nel 2010 il processo di conversione per ottenere la certificazione biologica - diventando la più grande azienda biologica di tutta la Toscana – seguita poi dalla scelta biodinamica. La filosofia produttiva è caratterizzata dalla cura del dettaglio riservata a ogni fase del processo produttivo: vendemmia rigorosamente manuale, fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, maturazione in legno in botti di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese. Grande attenzione alla natura è stata riposta anche nella realizzazione della cantina di invecchiamento, che risale al 1990, perfettamente inserita nel verde della vegetazione mediterranea. Assente lo scorso anno, torna in pompa magna il gioiello della casa, una sontuosa versione del Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento.

LA PIANTA
La breve descrizione che segue si riferisce a un tipo di Sangiovese che può essere considerato "medio": bisogna tenere presente la forte variabilità intra varietale tra i biotipi che può portare a caratteristiche morfologiche anche sensibilmente differenti. Il grappolo può essere di taglia medio - piccola o medio-grande, di forma cilindrico-piramidale, più o meno compatto e dotato di una o due ali. L'acino è medio o medio-piccolo, subrotondo e talvolta quasi ellissoidale, regolare, con una buccia pruinosa e di colore nero violaceo. Pur considerando le differenti situazioni pedoclimatiche nelle quali è coltivato, si può dire che il Sangiovese giunge in genere a maturazione nel periodo compreso tra l'ultima decade di settembre e la prima di ottobre
IL VINO
È molto difficile tratteggiare delle caratteristiche comuni per un Sangiovese, tanta è la differenza di espressione che riesce a dare. Se vinificato in acciaio dà origine a un vino di notevole freschezza, floreale e leggermente fruttato, ciliegia, abbastanza leggero, equilibrato, asciutto, sorretto da buona acidità e mai troppo scuro nel colore. Se affinato in rovere, dove riesce a invecchiare bene anche a lungo, arrotonda i suoi "spigoli" e diventa speziato, robusto, armonico, pur conservando una gradevole astringenza e capace di durare nel tempo
- Regione
- Toscana
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Brunello di Montalcino DOCG
- Uve
- Sangiovese
- Colore
- Rosso Rubino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Armonico
- Gradazione (% vol.)
- 14.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Rosso
La storia di Col d'Orcia, fra le più antiche aziende di Montalcino, ha inizio nel 1890, quando la famiglia Franceschi di Firenze acquistò questa tenuta, allora chiamata Fattoria di Sant'Angelo in Colle. Divisa la proprietà nel 1958 fra gli eredi, i fratelli Leopoldo e Stefano, la porzione di Stefano prese il nome di Col d'Orcia e venne ceduta nel 1973 alla famiglia dei conti Marone Cinzano.
La tenuta sorge sul versante sud del comune di Montalcino, a 450 metri di altitudine, con un’estensione di 540 ettari, 144 dei quali coltivati a vigneto. Gode di una posizione favorevole, grazie alla barriera costituita dal Monte Amiata e all’influenza esercitata sul clima dal mar Tirreno, di una perfetta esposizione a mezzogiorno e di suoli particolarmente vocati alla coltivazione della vite, merito della sottile matrice argillosa ricca di calcare e scheletro. Col d’Orcia, azienda storica di Montalcino, oggi di proprietà della famiglia Marone Cinzano, ha iniziato nel 2010 il processo di conversione per ottenere la certificazione biologica - diventando la più grande azienda biologica di tutta la Toscana – seguita poi dalla scelta biodinamica. La filosofia produttiva è caratterizzata dalla cura del dettaglio riservata a ogni fase del processo produttivo: vendemmia rigorosamente manuale, fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata, maturazione in legno in botti di rovere di Slavonia e in barrique di rovere francese. Grande attenzione alla natura è stata riposta anche nella realizzazione della cantina di invecchiamento, che risale al 1990, perfettamente inserita nel verde della vegetazione mediterranea. Assente lo scorso anno, torna in pompa magna il gioiello della casa, una sontuosa versione del Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento.
- Anno di fondazione: 1973
- Proprietà: Francesco Marone Cinzano
- Enologo: Antonino Tranchida
- Bottiglie prodotte: 750.000
- Ettari: 142