Denominazione:Falerno del Massico DOP
Uve:100% Primitivo
Colore:Rosso di buona concentrazione
Odore:Naso complesso e profondo orientato su toni di sottobosco, terra umida, felce, funghi e pepe nero per poi aprire a toni di frutta rossa matura e sensazioni balsamiche e tostate
Sapore:Bocca calda, potente e morbida, sorretta da freschezza e da tannini presenti e levigati che fanno da volano a ritorni fruttati e balsamici
Gradazione alcolica:16% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:16 - 18° C
Abbinamenti:Lasagne con ragù di agnello, Polenta con ragù di cinghiale
Una più che rigorosa filosofia aziendale e un territorio, quello di Falciano del Massico, dove le varietà come Primitivo, Falanghina e Moscato di Terracina trovano l’habitat ideale, per via di terreni composti da argilla e sabbia, capaci di limitare naturalmente la produzione di uve e concentrare acidità ed elementi minerali, sono gli assi nella manica dell’azienda agricola Gennaro Papa. Grande attenzione alle tecniche di lavorazione e al lavoro svolto in vigna, con un occhio di riguardo soprattutto alla corretta maturazione delle uve che permette il raggiungimento degli standard qualitativi delle uve tali da poter creare questi prodotti. E dopo trent’anni di attività l’azienda ci propone il suo primo vino bianco, Memoriae, prodotto da un nuovo vigneto posto in località Campantuono che riesce a mostrare intensità aromatica, equilibrio e verve minerale piuttosto pronunciata. Assente l’Opiamano nella degustazione dei rossi in cui spicca il Falerno del Massico Campantuono che ha mostrato tutto il suo carattere e guida con assoluta fierezza la batteria proposta.
ZONA DI PRODUZIONE: CASERTANO

LA PIANTA
Il grappolo è di taglia media, lungo, di forma conico-cilindrica, mediamente compatto e provvisto di una o due ali. Gli acini sono sferici e di media grandezza, con buccia molto pruinosa, di medio spessore e di colore blu scuro. Sembra che il biotipo di Gioia del Colle mostri parecchie differenze morfologiche rispetto a quello coltivato nel Tarantino, riscontrabili anche nella diversità dei vini prodotti nelle due zone. Tutte le fasi del ciclo vegetativo del Primitivo sono precoci: le uve generalmente sono vendemmiate tra la fine di agosto e gli inizi di settembre. I racemi sono il secondo frutto che alcune piante sviluppano in quantità rilevante sulle femminelle. Questi frutti di seconda generazione maturano a distanza di circa venti giorni dalla vendemmia dei grappoli primari e pertanto sono raccolti e vinificati in una fase successiva, rappresentando una seconda opportunità per correggere i possibili eventi negativi occorsi nella prima vinificazione.
IL VINO
La vinificazione in purezza porta a un vino dall'intenso colore rubino-violaceo, dai profumi intensamente fruttati (con note di ribes, ciliegie sotto spirito, confettura di frutti di bosco e prugne cotte) ed elegantemente speziati, che chiudono con dolci aromi di tabacco. La bocca è di grande concentrazione ma al contempo soave e calibrata, con un frutto vellutato irrobustito da un deciso tenore alcolico. Il vino migliora le sue caratteristiche se sottoposto a un adeguato invecchiamento. Tradizionalmente sono prodotte anche le tipologie Dolce Naturale, Liquoroso Dolce e Liquoroso Secco che hanno una gradazione alcolica decisamente elevata (da 16 a 18 gradi) e prevedono un lungo invecchiamento.
- Regione
- Campania
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Falerno del Massico DOP
- Uve
- Primitivo
- Colore
- Rosso Intenso
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Morbido
- Gradazione (% vol.)
- 16
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Rosso
L'azienda conta circa cinque ettari e mezzo in proprietà, entrati tutti completamente in produzione proprio con la vendemmia 2013. Il nucleo storico contra tre ettari e mezzo di vigne anche sopra gli ottanta anni, tanto è vero che con la vendemmia 2009 il Falerno del Massico Primitivo Campantuono è annoverato tra i vini ottenuti da ceppi classificati come Vigne Storiche dai tecnici dell'Osservatorio dell'Appennino Meridionale, che ha come fulcro scientifico e sede l'Università degli Studi di Salerno, e dell'Assessorato Agricoltura della Regione Campania. In particolare in un vigneto di circa 1,20 ettari dei Papa sito in località Pietrasbirri, a circa 120 metri di altitudini sul livello del mare, si è individuato un ceppo monumentale di circa centocinquanta anni; nello stesso vigneto sono stati individuati e catalogati dieci filari di viti di età sicuramente superiore agli ottantacinque anni, il cui frutto spesso è dedicato al Passito Festignano nelle annate ritenute eccezionali per la sua produzione; il resto della vigna di più recente impianto arriva a quindici anni. Salendo in quota, lo scenario arboreo cambia, arrivando al Conclave, attraversando una parte di proprietà in cui si dà spazio alla coltivazione arboricola, con pescheti, albicoccheti, e oliveti; un tempo una delle attività agricole di famiglia era proprio l'olivicoltura, attività bruscamente interrotta da un incendio negli anni Settanta. Continuando a salire si arriva in località Campantuono e poi ancora più alto si incontra l'ultimo vigneto in località Santa Maria in Boccadoro, sito così chiamato per la presenza dei ruderi di una S.Maria a Boccadoro. Ricchi e originali i vini presentati in questa edizione, espressione di complessità fruttate e aromatiche cui spesso si può arrivare solo vinificando vitigni come il Primitivo.
Gennaro Papa è uno degli esponenti virtuosi del Falerno da uve primitivo. Due le etichette offerte: Campantuono, primo vino dell’azienda, e il Conclave nato nel 2009. Quest’ultimo nella versione 2016 ricorda l’arancia sanguinella e sensazioni di grafite per una beva polposa e invitante.
Gambero Rosso
- Anno di fondazione: 1988
- Proprietà: Gennario e Antonio Papa
- Enologo:Maurilio Chioccia
- Bottiglie prodotte: 18.000
- Ettari: 6