Denominazione:Catalanesca IGP
Uve:Catalanesca 100%
Colore:Giallo paglierino dai lampi verdolini
Odore:Intense note di frutta secca di nocciola fresca intervallate da sensazioni di cedro, uvaspina, pera kaiser, mela fuji, folate minerali, quasi sulfuree, e timidi sbuffi vegetali ad avvolgere l’olfatto
Sapore:Sapidità in primo piano al palato, freschezza decisa, volume e corpo adeguato con persistenza agrumata e minerale
Gradazione alcolica: 13% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Fregola con le melanzane, Filetti di orata al forno
Cantine Olivella ha una storia piuttosto recente, ma da subito si è imposta con vini capaci di raccontare il suo territorio, d’inconfondibile particolarità che risiede nell’eccezionalità del suolo vulcanico, differente a seconda della stratificazione originata in seguito alle varie eruzioni. Sabbie nere e lapilli che si sono depositati nei secoli e ogni eruzione ha portato a depositare diversi minerali quali potassio, ferro, fosforo e silice. I residui di lava inoltre garantiscono inoltre una grande permeabilità estremamente favorevole alle uve e creando un ambiente sfavorevole ai parassiti, in particolare alla fillossera, dando la possibilità di allevare viti a piede franco. Pochi gli ettari vitati, circa dodici, e discreto il numero di bottiglie prodotte che non supera le ottantamila unità, divisi tra vitigni locali tra cui spiccano Caprettone e Catalanesca. Ed è proprio da quest’ultimo che arrivano le maggiori conferme, il cui assaggio ha messo in luce vini di grande piacevolezza che raggiungono l’apice con ben due tipologie, il Katà e il Summa Catalanesca del Monte Somma, mettendo in luce eleganza e profondità veramente uniche.
- Regione
- Campania
- Colore
- Giallo Paglierino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Fresco
- Gradazione (% vol.)
- 13
- Contenuto
- 75 Cl
Cantine Olivella ha una storia piuttosto recente, ma da subito si è imposta con vini capaci di raccontare il suo territorio, d’inconfondibile particolarità che risiede nell’eccezionalità del suolo vulcanico, differente a seconda della stratificazione originata in seguito alle varie eruzioni. Sabbie nere e lapilli che si sono depositati nei secoli e ogni eruzione ha portato a depositare diversi minerali quali potassio, ferro, fosforo e silice. I residui di lava inoltre garantiscono inoltre una grande permeabilità estremamente favorevole alle uve e creando un ambiente sfavorevole ai parassiti, in particolare alla fillossera, dando la possibilità di allevare viti a piede franco. Pochi gli ettari vitati, circa dodici, e discreto il numero di bottiglie prodotte che non supera le ottantamila unità, divisi tra vitigni locali tra cui spiccano Caprettone e Catalanesca. Ed è proprio da quest’ultimo che arrivano le maggiori conferme, il cui assaggio ha messo in luce vini di grande piacevolezza che raggiungono l’apice con ben due tipologie, il Katà e il Summa Catalanesca del Monte Somma, mettendo in luce eleganza e profondità veramente uniche.