Chianti Classico Riserva DOCG Vigna Barbischio Maurizio Alongi 2018

  • DenominazioneDenominazione:Chianti Classico DOCG
  • UveUve:Sangiovese 94%, Malvasia 4%, Canaiolo 2%
  • ColoreColore:Rosso rubino brillante
  • OdoreOdore:Sferra preziosi profumi di frutta rossa declinata anche nelle varianti di bosco, poi spezie scure e felce, assieme a note di tabacco e incenso
  • SaporeSapore:Sorso vigoroso, dalla freschezza adeguata e ben tesa, punteggiata da tannini pettinati e saporita sapidità. Lunga e rispondente la persistenza fruttata
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:14% vol.
  • FormatoFormato:75 Cl
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:18° C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Faraona alle prugne
28,50 €

Il Chianti Classico Tenuta Perano nasce sulle colline di Gaiole in Chianti, da vigneti posizionati a 500 metri s.l.m. L’esposizione sud sud-ovest e soprattutto la forma ad anfiteatro dei vigneti, favorisce l’insolazione e concentra il calore. L’insieme di altimetria, esposizione, configurazione e pendenza dei vigneti, rappresenta una unicità qualitativa straordinaria che conferisce ai vini un colore violaceo brillante, profumi fruttati intensi e grande struttura tannica, permeata di un’elegante vibrazione.

CARATTERISTICHE

Chianti Classico Riserva DOCG Vigna Barbischio Maurizio Alongi, si presenta di colore violaceo brillante. Al naso, ai sentori floreali si aggiungono note fruttate di mora di rovo, lampone e ciliegia. Seguono note balsamiche di eucalipto e timo, minerali di grafite e speziate di pepe rosa. La tessitura tannica è quella tipica del Chianti Classico, in grado di accarezzare il palato, lasciandolo pulito e fresco. Persistente e intenso anche nel finale, con ricordi di mallo di noce.

ABBINAMENTI

Chianti Classico Riserva DOCG Vigna Barbischio Maurizio Alongi, ideale negli abbinamenti con i ragout di carne e con tutte le carni rosse. Si esalta negli abbinamenti con i formaggi di media e lunga stagionatura.

REGIONE: TOSCANA

Toscana

Le bellezze artistiche, il paesaggio e la storia ne fanno una delle regioni vinicole più apprezzate a livello mondiale, sia in termini di turismo indotto sia di esportazione di bottiglie. A partire dagli anni '70 del nocento, la Toscana è stata la regione più innovativa d'Italia, e il fenomeno dei Super Tuscans ha certamente giovato all'immagine del vino italiano nella sua globalità. Tra i tanti meriti dei toscani c'è sicuramente quello di avere preservato vaste porzioni della loro regione dalle contaminazioni della modernità, per cui oggi la Toscana è univeralmente percepita come simbolo di bellezza.

Il caso di Bolgheri è rappresentativo di come, partendo da un'intuizione, si può inventare una tradizione che ha portato successo commerciale, ricchezze e prestigio internazionale grazie alla felice integrazione tra vitigno, territorio e creatività umana. Con la nascita del Sassicaia e la commercializzazione delle prime 3000 bottiglie nel 1968, viene ispirato un cambiamento importante in un'altra zona vinicola, con una storia assai più antica, quella del Chianti. Per la prima volta Piero Antinori prova a utilizzare anche in questo vino uve internazionali a complemneto del Sangiovese, facendo uscire il suo vino dalla Doc storica del Chianti. Nasce così il Tignanello, che insieme al Sassicaia può essere considerato il primo Super Tuscan. Nel 1978 debutta il Solaia, nel 1985 arriva l'Ornellaia. Contemporaneamente si è assistito all'affermarsi di un altro vino storico, unico rosso italiano da monovitigno autoctono in grado di competere in termini di qualità e longevità con il Barolo: il Brunello di Montalcino, codificato e commercializzato come tale da Feruccio Biondi Santi sul finire dell'Ottocento.

In questa panoramica abbiamo citato le zone più importanti di produzione (Chianti e Chianti Classico, Bolgheri e Montalcino) ma la Toscana è ricca di altre aree e Denominazioni che hanno molto da offrire. Altra denominazione importante a base di sangiovese è la Docg Vino Nobile di Montepulciano.

Infine vi sono indicazioni anche nelle tre Doc del Vin Santo: vini di lunga e delicata preparazione le cui uve vengono lasciate appassire e sono poi affinate per anni in caratelli di castagno, ciliegio o rovere, mentre la Docg Aleatico Passito d'Elba rappresenta un caso di viticoltura eroica di tradizione millenaria, il cui vino è famoso anche per essere stato bevanda consolatoria di Napoleone Bonaparte durante il suo esilio sull'Isola.

VITIGNO: SANGIOVESE

Sangiovese

LA PIANTA

La breve descrizione che segue si riferisce a un tipo di Sangiovese che può essere considerato "medio": bisogna tenere presente la forte variabilità intra varietale tra i biotipi che può portare a caratteristiche morfologiche anche sensibilmente differenti. Il grappolo può essere di taglia medio - piccola o medio-grande, di forma cilindrico-piramidale, più o meno compatto e dotato di una o due ali. L'acino è medio o medio-piccolo, subrotondo e talvolta quasi ellissoidale, regolare, con una buccia pruinosa e di colore nero violaceo. Pur considerando le differenti situazioni pedoclimatiche nelle quali è coltivato, si può dire che il Sangiovese giunge in genere a maturazione nel periodo compreso tra l'ultima decade di settembre e la prima di ottobre

IL VINO

È molto difficile tratteggiare delle caratteristiche comuni per un Sangiovese, tanta è la differenza di espressione che riesce a dare. Se vinificato in acciaio dà origine a un vino di notevole freschezza, floreale e leggermente fruttato, ciliegia, abbastanza leggero, equilibrato, asciutto, sorretto da buona acidità e mai troppo scuro nel colore. Se affinato in rovere, dove riesce a invecchiare bene anche a lungo, arrotonda i suoi "spigoli" e diventa speziato, robusto, armonico, pur conservando una gradevole astringenza e capace di durare nel tempo

Informazioni Tecniche
Contenuto 75 Cl
Regione Toscana
Odore Fruttato
Colore Rosso Rubino
Tipologia Rosso
Uve Sangiovese
Provenienza Italia
Denominazione Chianti Classico DOCG
Sapore Morbido
Manufacturer Maurizio Alongi in Chianti Classico
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