Denominazione:Vigneti delle Dolomiti IGT
Uve:Pinot Bianco, Müller Thurgau, Sauvignon e Riesling
Colore:Giallo chiaro, con lievi riflessi verdognoli
Odore:Sentori di mela ed erba limoncina con note delicate alla vaniglia
Sapore:Fresco, vivace, con un'acidità elegante e ben equilibrata
Gradazione alcolica:13% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Antipasti, piatti di pesce e carni bianche
L’azienda Hofstätter è una delle realtà della tradizione vitivinicola altoatesina in Italia. Fondata più di 100 anni fa nel centro di Termeno, oggi l’azienda è portata avanti dalla quarta generazione della famiglia Foradori Hofstätter. Pinot Nero e Gewürztraminer sono i vitigni principali qui coltivati, dai quali nascono i vini più rappresentativi dell’intera produzione. Non mancano coltivazioni a base Lagrein, Pinot Bianco e Schiava. Produzione annuale dai grandi numeri.

- Regione
- Trentino Alto Adige
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Dolomiti IGT
- Uve
- Blend
- Colore
- Giallo Verdolino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Fresco
- Gradazione (% vol.)
- 13
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco
Hofstätter ha la propria sede in un’imponente costruzione del XVI secolo che venne realizzata per l’imperial-regia stazione di posta e che ospitò poi la locanda “Schwarzer Adler” (Aquila Nera) di Maria Hofstätter, prozia di Martin Foradori Hofstätter. In cantina, il marito Josef produceva i suoi primi vini. Il successo e la separata vinificazione dei singoli vigneti necessitarono ben presto di nuovi spazi. La distanza che separava l’azienda dalla montagna sovrastante Tramin-Termeno, il monte Roen e dalla chiesa gotica era però limitata. Martin Foradori Hofstätter risolse il problema facendo “crescere” la cantina in altezza, ospitandone una parte nella “torre del vino”, una costruzione moderna rivestita all’esterno in legno, fatta erigere nel 1997 proprio accanto al campanile tardogotico, il simbolo di Tramin-Termeno, ben visibile da lontano. Da un’idea azzardata è nato un felice connubio architettonico. Un’assoluta novità per l’Alto Adige sono anche le nuove botti di cemento installate nel 2013: con la loro forma conica il mosto d’uva fermenta in delicatezza e consuma poca energia, quella necessaria per il controllo della temperatura. Inoltre, le botti sono sorprendentemente eleganti ed oggi sono uno degli elementi d’attrazione della cantina.