Falanghina Campi Flegrei DOC Cantine Federiciane 2018
Denominazione:Campi Flegrei DOC
Uve:Falanghina in purezza
Colore:Giallo paglierino con riflessi oro verde
Odore:Esprime al naso profumi di miele, ginestra, magnolia, fresia, piccola pera estiva, gelso bianco, nocciola e stuzzicanti note minerali
Sapore: Caldo e morbido, non privo di giusta freschezza e persistente su aromi minerali e di erbe fini
Gradazione alcolica:12% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Zuppa di ceci, Branzino al vapore con verdure
Azienda dalle giuste ambizioni, quella di Cantine Federiciane, che da circa trent’anni riesce sempre a proporre vini affidabili e di particolare interesse. E’ una piccola società agricola nella provincia di Napoli, costituita solo da cinque ettari di terreno e che riesce a consolidare la sua presenza nel territorio campano grazie alle nuove annate che propongono vini di spiccata personalità ed impronta territoriale. Ad arricchire le proposte presente quest’anno il Flaegreo, frutto di un’iniziativa di cinque anni fa e che rientra nel progetto delle “vigne metropolitane”, come patrimonio viticolo della città di Napoli. L’obiettivo è quello di valorizzare la Falanghina dei Campi Flegrei come base per produrre uno spumante utilizzando le migliori frazioni di mosto per la fermentazione della cuvée. Incoraggiante la sua prova che si distingue per carattere, per sensazioni vitali e che ben fa sperare in un felice futuro.

LA PIANTA
Ci sono due tipi di Falanghina: il Falanghina Flegrea e il Falanghina Beneventana. Il Falanghina predilige i terreni vulcanici e tufacei e le forme di allevamento alte e piuttosto espanse. Il grappolo del Falanghina Beneventana non ha dimensioni molto diverse da quelle del Falanghina Flegrea, ma forma conico-piramidale con presenza di un'ala. Anche gli acini hanno dimensioni simili all'altra varietà, ma si distinguono per la forma più ellittica e la colorazione verde-gialla. I tempi di maturazione, che cadono di solito tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, non si discostano molto dal tipo Flegreo.
IL VINO
In generale, i vini Falanghina prodotti nel Beneventano offrono maggiore struttura rispetto a quelli del Casertano o del Napoletano. La loro gradazione alcolica è buona, mentre l'ottima acidità fissa rende le uve apprezzabili nella produzione di vini spumanti e passiti. Mentre nel Falanghina Casertano si notano maggiori caratteristiche di sapidità e serbevolezza, nel Falanghina dei Campi Flegrei si riscontra più freschezza e mineralità. Alcune vinificazioni in legni piccoli stanno dando risultati interessanti.
- Regione
- Campania
- Uve
- Falanghina
- Gradazione (% vol.)
- 12
- Contenuto
- 75 Cl
La storia di Cantine Federiciane è frutto di un secolo di lavoro, di attenta dedizione, di esperienze accumulate e tramandate nel tempo. Tutto ha inizio intorno agli anni 50 nel cuore dei Campi Flegrei, a Bacoli, dove la famiglia Palumbo, originaria di quei luoghi, dà fermento al sogno di un anziano agricoltore e vignaiolo: nonno Paolo. Ad inseguire il sogno di Paolo, suo figlio Antonio, al quale non basta più produrre e vendere la Falanghina e il Piedirosso delle sue vigne di Bacoli. Il boom economico chiede un’offerta più ampia; nasce così l’idea di recuperare l’antico vino di Gragnano, proprio quello a cui si fa riferimento nel noto film di Totò “Miseria e Nobiltà”. Quel vino ritrova una nuova vita grazie alla rifermentazione che a quei tempi avveniva in bottiglia e che donava quella presa di spuma da renderlo tanto particolare. Antonio, in questo modo, si guadagna un posto in prima linea. Il testimone passa a Paolo suo figlio portando l’azienda verso nuovi traguardi con il nuovo impianto, inaugurato nel 2001, era in grado di elevarsi ancora nella qualità. Il Gragnano, oramai già acquisita la D.O.C., sarà rifermentato in autoclave, con strumenti che renderanno questo vino ancora più raffinato. Sono di origine D.O.C. anche la Flanghina ed il Piedirosso che ora, grazie alle nuove tecnologie, riescono ad esprimere meglio gli aromi e le fragranze della terra vulcanica a cui appartengono. Un’altra data significativa nella storia di Cantine Federiciane è il 2012. Una data che segna l’inizio di un importante traguardo: tutti i conferitori si associano in una cooperativa agricola composta da oltre 50 soci viticoltori. La cooperativa rappresenta ancora oggi parte integrante e fulcro centrale dell’attività aziendale e della sua filosofia. Il 2012 è anche l’anno che vede l’ingresso in azienda della quarta generazione: tre giovani con tre diverse formazioni, pronti ad offrire il loro contributo al servizio di un’azienda che nel frattempo ha raggiunto circa 50 ettari di vigna tra proprietà e cooperativa. Oggi Paolo, Pina e i loro tre figli Marco, Antonio e Luca curano l’azienda nei vari settori di competenza, dedicando tempo, energia e amore. Ma la famiglia Palumbo non è sola: un gruppo di giovanissimi e preparatissimi collaboratori segue con convinzione il progetto aziendale; insieme hanno creato un team affiatato e grintoso, in grado di cogliere la sfida dei mercati con competenza e spirito costruttivo. Un lavoro che ha segnato una grande conquista nella storia aziendale di Cantine Federiciane: l’estensione delle vigne in tutta la regione Campania. Un lavoro che inizia dalla vigna e dall’operato dei contadini che lavorano la terra, che passa dai tecnici e dagli enologi che curano le vinificazioni, e che termina con il lavoro dei nostri grafici creativi e della nostra rete vendita. Tutti impegnati a dare un’adeguata presentazione ai vini e a comunicare la cura e l’amore che ruota intorno all’intero processo produttivo.