Giallo d'Arles Greco di Tufo DOCG Quintodecimo X 6 Bottiglie 2019
Giallo d'Arles Greco di Tufo DOCG Quintodecimo è un'interpretazione estrema e rigorosa del greco di Tufo. È un cru prodotto con le uve provenienti dalla vigna del giallo d'Arles che si trova a Tufo.

LA PIANTA
Il Greco predilige i terreni gessosi-tufacei derivati dal disfacimento di arenarie della zona di Tufo, ma non disdegna i terreni sciolti di origine vulcanica. Il grappolo è piuttosto piccolo, compatto, di forma cilindrico-conica, abbastanza pruinoso e di forma sferica; ha buccia spessa di colore giallastro ricoperta da punteggiature brunastre. Giunge a maturazione piuttosto tardi, in genere nella seconda metà di ottobre.
IL VINO
Il Greco nelle sue terre d'elezione (Tufo e Santa Paolina) dà un bianco di straordinario carattere, di colore giallo dorato e dalla spiccata complessità olfattiva (mela cotogna e mandorla), certo meno armonico e raffinato del Fiano. È un vitigno difficile da vinificare e nelle produzioni contadine tende ad avere un'acidità volatile elevata e a imbrunire precocemente per l'ossidazione. La descrizione fatta da Manuela Piancastelli riassume tutte le caratteristiche del Greco di Tufo: "Un terroir particolare che restituisce a quest'uva e al vino profumi e caratteristiche del tutto peculiari. Rispetto al cugino Fiano, è ruvido e difficile, con minori profumi, più nervoso e difficile da interpretare. È come un ragazzo ostico, di poche parole ma pieno di qualità che molti, purtroppo, cercano di omologare dandogli forzatamente un'eleganza che non gli è proprio".
- Regione
- Campania
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Greco di Tufo DOCG
- Uve
- Greco
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Elegante
- Gradazione (% vol.)
- 14
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco
Non mancano certo determinazione e coraggio a Laura Di Marzio e Luigi Moio, compagni nella vita e nell'avventura di Quintodecimo a Mirabella. E' qui che lo stimato enologo professore ha voluto mettere radici, puntando senza esitazionisu un modello dichiaratamente haute couture, nella cura dei dettagli come nei prezzi di uscita. Un vero e proprio chateau irpino raccontato da una gamma completa e riconoscibile di vini a base aglianico, greco, fiano e falanghina, raccolti a piena maturazione e affinati in legno piccolo, con esiti ancora da verificare alla prova del tempo. Sono ancora una volta i bianchi a rappresentare al meglio le ambizioni qualitative e stilistiche di Quintodecimo. La Falanghina Via del Campo si conferma tra le migliori declinazioni del vitigno sannita: la maturazine in legno aggiunge complessità senza sacrificarne la silhouette sottile e floreale. Discorso simile per il Fiano di Avellino Exultet, decisamente varietale con i suoi ricordi di erbe, polline, agrumi, avvolti da uno scheletro affumicato potente ma sempre in tensione.
- Anno di fondazione: 2001
- Proprietà: Luigi Moio e Laura Di Marzio
- Enologo: Luigi Moio
- Bottiglie prodotte: 80.000
- Ettari: 23,00