Denominazione: Roccamonfina IGT
Uve:85%Greco15%Falanghina
Colore:Paglierino vivo
Odore:Olfatto articolato su note di pesca gialla, scorzetta di cedro, ginestra, biancospino, gelso bianco, melone invernale, mandorla fresca e rintocchi salini
Sapore:Assaggio fruttato, pienamente rispondente all'olfatto, che sfuma lentamente su toni minerali e ammandorlati. Vinificazione e maturazione in acciaio per un mese
Gradazione alcolica:12.5% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10-12° C
Abbinamenti:Couscous alle verdure, Spiedini di gamberi
L'azienda si trova in una posizione geografica che favorisce la creazione di microclimi particolari, la superficie vitata si colloca rivolta al golfo di Gaeta e precisamente nella zona collinare che costeggia il vulcano di Roccamonfina, il terreno si presenta quindi ricco di rocce d 'origine magmatica capaci di dare al prodotto una spiccata mineralità.
ZONA DI PRODUZIONE: CASERTANO

LA PIANTA
Il Greco predilige i terreni gessosi-tufacei derivati dal disfacimento di arenarie della zona di Tufo, ma non disdegna i terreni sciolti di origine vulcanica. Il grappolo è piuttosto piccolo, compatto, di forma cilindrico-conica, abbastanza pruinoso e di forma sferica; ha buccia spessa di colore giallastro ricoperta da punteggiature brunastre. Giunge a maturazione piuttosto tardi, in genere nella seconda metà di ottobre.
IL VINO
Il Greco nelle sue terre d'elezione (Tufo e Santa Paolina) dà un bianco di straordinario carattere, di colore giallo dorato e dalla spiccata complessità olfattiva (mela cotogna e mandorla), certo meno armonico e raffinato del Fiano. È un vitigno difficile da vinificare e nelle produzioni contadine tende ad avere un'acidità volatile elevata e a imbrunire precocemente per l'ossidazione. La descrizione fatta da Manuela Piancastelli riassume tutte le caratteristiche del Greco di Tufo: "Un terroir particolare che restituisce a quest'uva e al vino profumi e caratteristiche del tutto peculiari. Rispetto al cugino Fiano, è ruvido e difficile, con minori profumi, più nervoso e difficile da interpretare. È come un ragazzo ostico, di poche parole ma pieno di qualità che molti, purtroppo, cercano di omologare dandogli forzatamente un'eleganza che non gli è proprio".
- Regione
- Campania
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Roccamonfina IGT
- Uve
- Greco
- Gradazione (% vol.)
- 12.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco
Prodotti di punta dell'azienda Telaro sono, dal 1997, i Galluccio DOC, figli di una storia enologica millenaria. Aglianico e Falanghina sono infatti tra i vini più antichi della Campania, arrivati a noi ai tempi della Magna Grecia e protagonisti sulle tavole napoletane fino al 700 d.C., periodo in cui se ne persero le tracce. Questi vini hanno sempre ottenuto i risultati migliori da terreni vulcanici e tufacei. Non a caso l'Aglianico, un tempo coltivato sui terreni adiacenti al Vesuvio, ha sempre trovato la sua naturale eccellenza nelle zone del vulcano di Roccamonfina. Anche la Falanghina, vitigno antico diffuso in tutta la Campania, assume un sapore speciale in Terra di Lavoro grazie alla ricca e peculiare composizione dei terreni.
Bibenda 2020:La viticoltura non è mai semplice e diviene particolarmente difficile quando non solo si ricerca la qualità come valore assoluto, ma si vuole mantenere il legame con la cultura di un territorio e la sua storia per farli poi ritrovare nel bicchiere. Tutto questo si ritrova nella filosofia dell’azienda che nel suo percorso di più di trent’anni, è costantemente cresciuta nonostante grandi numeri di produzione, la qualità dei vini è ormai una costante. Nei propri vigneti sono allevate esclusivamente varietà presenti nel territorio e la loro lavorazione si svolge con grande esperienza, passione e competenza. Nascono così vini dalla notevole personalità che portano con loro l’armonia di colori e sentori di un territorio ai piedi del monte Cimino, nel territorio casertano. Ara Mundi Galluccio Riserva si fa strada nella batteria degustata, rivelando la massima espressione del terroir in termini di intensità delle caratteristiche organolettiche, seguito dalla falanghina, in versione passito, che racchiude nel calice tutta l’intensità dei profumi e dei colori di questa terra.
- Anno di fondazione: 1987
- Proprietà: Famiglia Telaro
- Enologo: Pasquale Telaro
- Bottiglie prodotte: 650.000
- Ettari: 65