Provenienza:Alto Adige DOC
Uve:Muller Thurgau in Purezza
Colore:Verde-giallognolo
Odore:Un delicato cenno di noce aromatica
Sapore:Gusto pieno, armonioso, sapido e di lunga persistenza
Gradazione alcolica:12.5% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10/12 C°
Abbinamenti:Questo vino si abbina ad antipasti, frutti di mare, pesce alla griglia e carne bianca
Annotazioni:Da bere nell'anno in corso
La maggioranza delle uve vengono coltivate nei pressi di Bolzano all'entrata della Valle Isarco ad un'altezza di 500 - 800 m s.l.m. su dei terreni sabbiosi a base di porfido. Le rimanenti uve vengono coltivate a Cornaiano sulle colline dell’Oltradige, ad un'altezza di 450 - 500 m s.l.m. in vigneti ben areati. Il terreno di produzione è ricco di minerali, formatosi da sedimenti dell’epoca glaciale. Il Muller Thurgau ha una storia relativamente recente: è nato infatti ti nel 1882, quando nei laboratori dell'istituto Agrario di Geisenheim il ricercatore tedesco Hermann Muller di Thurgau mise a punto il vitigno attraverso un incrocio di Riesling Renano e Sylvaner Verde. Quando, nel 1891, Muller venne chiamato alla direzione dell'istituto di Wadenswill in Svizzera, portò con sé 150 esemplari delle nuove barbatelle per continuare la selezione, e dalla Svizzera il vitigno iniziò la sua espansione nel mondo. Nel Trentino arrivò nel 1939 e ottenne immediato favore da parte di tutti i coltivatori per le sue doti di resistenza e di adattabilità ai terreni su altitudini relativamente elevate. La DOC è stata attribuita nel 1985.

- Regione
- Trentino Alto Adige
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Alto Adige DOC
- Uve
- Müller Thurgau
- Gradazione (% vol.)
- 12.7
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco
Nel corso dell’ultimo decennio la Cantina di Cornaiano ha portato a compimento una sommessa quanto profonda ristrutturazione produttiva. Ponendo crescente cura nella coltivazione dei vigneti e nella gestione delle uve più belle conferite dai numerosi soci della zona, ma soprattutto interpretando i vitigni storici dell’Oltradige con sensibilità contemporanea. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una realtà moderna e dinamica che alle soglie del primo secolo di vita svolge un ruolo di primo piano nel panorama enologico atesino, grazie anche al lavoro di Gerhard Kofler. Dal “grand cru” italiano di Mazzon arriva un sontuoso Pinot Nero Trattmann Riserva '15, che sfrutta la ricca vendemmia per concedersi su nette note di frutto rosso, erbe aromatiche e spezie: regalerà soddisfazioni ai più pazienti. Convincente anche la prova del Bianco Flora Riserva '16, uvaggio di chardonnay, pinot bianco e sauvignon che coniuga ricchezza ed eleganza. Scattante e succosa la Schiava Gschleier '16.
Bibenda:Una diversificazione delle aree produttive e soprattutto un progetto di sviluppo ed esaltazione sia dei vitigni più tradizionali dell’area (Schiava, Sauvignon, Pinot Bianco e Pinot Nero) sia di quelli “internazionali” sono gli elementi che hanno consentito alla Cantina Girlan di affermarsi come una delle più solide e complete realtà regionali. Una differenziazione della produzione possibile solo grazie ad una dislocazione eterogenea dei vigneti, disposti fra Mazzon, Cornaiano, Plattenriegl Montiggl e Gschleier, che con i loro differenti suoli, altitudini e le conseguenti variabili microclimatiche hanno consentito il posizionamento più idoneo a tutte le varietà, a bacca bianca o a bacca scura. Il Pinot Nero Trattman Riserva e il Pinot Nero Mazon Vigna Ganger Riserva 2016 annientano definitivamente ogni pregiudizio riguardo il gap (senza eccezioni) del Pinot Nero altoatesino su quello di Borgogna, di uno spessore e una personalità da lasciare a bocca aperta.