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- Denominazione:Puglia IGP
- Uve:Bombino 100%
- Colore:Vino non filtrato e illimpidito
- Odore:Molto fruttato
- Sapore:Acidità lunga ed elegante dalla beva facile. Finale preciso dove si distinguono nettamente sapori agrumati come il limone e l’arancia
- Gradazione alcolica:10.5% vol.
- Formato:100 Cl
- Temperatura di servizio:10 - 12° C
- Abbinamenti:Seppie all'insalata
Siamo ad Apricena - pieno Parco nazionale del Gargano - primo polo estrattivo del meridione, dove il calcare è l’elemento distintivo del territorio. Grazie allo stretto legame con la sua terra, Valentina Passalacqua ha adottato sin dall’inizio un approccio agronomico organico e, a seguito di un lungo periodo di osservazione e studio, ha maturato una conoscenza profonda del terroir. Valentina, dopo vari anni di produzione, ha sentito l'esigenza di isolare all'interno delle proprie vigne alcune parcelle caratterizzate da suolo esclusivamente calcareo di tipo kimmeridgiano. Nasce così il Progetto Calcarius: vini di terroir minerali, tesi e senza compromessi. In azienda si allevano varietà autoctone che sono il frutto di una contaminazione storico-culturale che affonda le radici nella Magna Grecia: Nero di Troia, Bombino, Greco, Falanghina, Negroamaro e Aleatico anzitutto. L’approccio in cantina oculatamente non interventista fa il resto. Quello indicati su tutte le etichette sono il numero atomico (20) ed il peso atomico (40.08) dell'elemento chimico del calcio (Ca).
LA PIANTA
A partire dagli anni Novanta del Novecento sono state condotte lunghe indagini ampelografiche, ampelometriche, chimiche, biochimiche e molecolari su biotipi di Aglianico e Aglianicone reperiti in Campania e in Basilicata. I risultati hanno dimostrato che Aglianico campano e Aglianico del Vulture sono in realtà un unico vitigno, con differenze di vario ordine ascrivibili a una normale variabilità intravarietale, mentre l'Aglianicone si è rivelato un vitigno estraneo ai due precedenti. Gli ultimi studi di Boselli e Monaco hanno messo in evidenza i sei biotipi seguenti appartenenti a tre gruppi fondamentali: Aglianico Amaro, Aglianico di Taurasi e Aglianico del Vulture; Aglianico di Napoli 1 e Aglianico di Napoli 2; Aglianico di Galluccio. L'Aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo (da 150 a 250 grammi) e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, pruinosa e di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.
IL VINO
In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino (22-23%) e conservano integra una forte acidità tartarica, che risulta ancora più elevata nel biotipo Aglianico Amaro o Beneventano; possiedono, inoltre, un'importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica. L'utilizzo della barrique, oggi diffuso in Campania e in Basilicata, riesce a domarne la foga, rendendolo più morbido e vellutato in tempi brevi.
Contenuto | 100 Cl |
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Regione | Puglia |
Odore | Fruttato |
Colore | Giallo Verdolino |
Tipologia | Bianco |
Provenienza | Italia |
Sapore | Aromatico |
Manufacturer | Progetto Calcarius Vini Naturali Puglia |