Denominazione:Terre del Volturno IGT
Uve: Pallagrello Bianco
Colore:Giallo Paglierino
Odore:Olfatto contenuto di fiori bianchi, mela limoncella, albicocca, pompelmo, cedro, paglia, nocciola, sbuffi gessosi e agrumati
Sapore:Assaggio convincente per nitidezza dei sapori e morbido all’ingresso
Gradazione alcolica:14% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Ravioli di spigola, Bocconcini di pollo al limone
L’attaccamento e il legame con il territorio? I quattro ettari di vigneto vedono Monte Maggiore, che domina da una parte il bacino ricco di acque minerali di Riardo e dall’altro la valle del Volturno. La filosofia su cui poggiare le fondamenta per un sicuro successo? Esaltazione di vitigni autoctoni casertani come Casavecchia, Pallagrello Bianco e Pallagrello Nero, nella continua ricerca della loro tipicità, rispettando la tradizione e rimanendo nella convinzione di non usare il legno per la maturazione dei loro vini, fatta esclusione per il Montemaggiore, l’unico con passaggio in tonneau per diciotto mesi, che rimane anche per quest’anno assente nella batteria degustata. Tre i campioni presentati che comunque garantiscono i livelli qualitativi a cui ci ha abituato in questi anni l’azienda, sempre in splendida forma e dietro un’apparente semplicità, sono capaci di nascondere un complesso di emozioni da scoprire un po' alla volta.
- Regione
- Campania
- Denominazione
- Terre del Volturno IGT
- Uve
- Fiano
Pallagrello Bianco - Colore
- Giallo Paglierino
- Odore
- Fruttato
- Sapore
- Fresco
- Gradazione (% vol.)
- 12.5
- Contenuto
- 75 Cl
E' caduta sul termine inglese sheep la scelta del nome per l'originale vinificazione di Coda di Pecora in purezza, cui dedichiamo la nostra ammirazione per il coraggio della sperimentazione e per l'espressività che già riesce a regalare al suo secondo anno di produzione. La parte del capo branco la fa quest'anno il Montemmagiore 2011, da uve Casavecchia vendemmiate da vigne che superano i dieci anni di età allocate ai piedi del monte da cui il vino prende il nome, la vetta più alta dei Monti Trebulani, e che si presenta ricco e profumato, con giusta rilassatezza tannica al gusto. A completare l alista dei vini aziendali ci sono il Casavecchia Lautonis, che lo socrso anno ci ha colpito per prepotenza fruttata unita ad un buon grado di bevibilità e che prende il nome dalla frazione di Formicola in cui si trova la nuovissima cantina de Il Verro, e il Pallagrello Nero: l'annata 2012 di entrambi i vini sarà immessa in commercio il prossimo anno, si è infatti deciso di modificare il protocollo produttivo allungando i tempi di affinamento in cantina. Sono per il momento poco più di tre gli ettari destinati alla viticoltura, il resto è trionfo di ulivi, noci, ciliegi e bosco, fino ai totali 12 ettari della tenuta Cesare Avenia e di alcuni suoi amici dio gioventù e che in questa avventura si ritrovano nuovamente uniti come un tempo dopo i diversi percorsi di vita intrapresi. Sanno bene che non ci si improvvisa viticoltori di qualità ed è per questo che, con lungimiranza, si sono subito affidati a capaci tecnici del settore, ingaggiando Angelo Silano come agronomo e Vincenzo Mercurio come enologo. Tutti qui sono anche consapevoli che non c'è da sperare di arricchirsi ma solo investire per custodire un territorio che si ama da tutta una vita.
- Anno di fondazione: 2003
- Proprietà: Cesare Avenia e soci
- Enologo: Vincenzo Mercurio
- Bottiglie prodotte: 25.000
- Ettari: 3,50