Denominazione:Alto Adice DOC
Uve:Pinot Bianco in Purezza
Colore:Giallo Paglierino Lucente
Odore:È un bouquet assai variegato e ricco di sfaccettature quello che si coglie in questo vino, con note fruttate mature di melone, pesca bianca, pera o mela delizia
Sapore:La combinazione tra le componenti gustative fruttate, aromatiche e salate si ripropone anche al palato, dove le caratteristiche morbide e cremose emergono più vigorose, fino a far percepire un retrogusto molto aromatico, persistente e spiccatamente minerale
Gradazione alcolica:13,5% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10/12° C
Abbinamenti:Zuppa di pesce piccante, pepata di cozze o spaghetti allo scoglio
Sul versante meridionale del Monzoccolo, nel territorio DOC di Terlano, sono situati dei vigneti soleggiati e ripidi dove, ad un altitudine tra i 450 e 950 metri s.l.m., viene coltivato un pinot bianco emozionante. Questo vino sostanzioso e oltremodo complesso colpisce in modo particolare con la sua mineralità, la sua notevole capacità di sviluppo e sottolinea così la potenzialità di questa varietà

- Regione
- Trentino Alto Adige
- Provenienza
- Italia
- Uve
- Pinot Bianco
- Gradazione (% vol.)
- 13.5
- Contenuto
- 75 Cl
Fondata nel 1893, la Cantina di Terlano è una delle cooperative di produttori più all’avanguardia di tutto l’Alto Adige. I suoi 143 soci attuali coltivano 190 ettari di vigneti, pari a una produzione annua totale di 1,5 milioni di bottiglie. Da anni, insieme ai nostri soci abbiamo imboccato con impegno e perseveranza la strada della qualità, quella stessa qualità che ci è valsa fama e riconoscimenti sul mercato vinicolo italiano e internazionale. Ecco perché, pur essendo relativamente piccola, la cantina di Terlano è ormai un’istituzione consolidata nel proprio settore.
Se la regione atesina gode di indiscussa fama e considerazione fra operatori e appassionati, le motivazioni vanno ricercate anche al numero 7 di via Silberleiten a Terlano. La Cantina nel corso dei decenni ha saputo produrre vini di rara precisione stilistica, capaci di affrontare senza paura la prova del tempo e mettendo in risalto quello speciale legame che si instaura fra vitigno, vigneto e uomo. A distanza di oltre un secolo dalla fondazione, rimane la più importante interprete di questa enclave così particolare, dominata dalla roccia e dai minerali, su pendenze a dir poco proibitive. Tanti i vini convincenti, a iniziare dal Terlano Nova Domus che sfrutta l’ottima annata 2015 per regalare intense suggestioni di frutto giallo, con apporti minerali e speziati protagonisti nel sorso energico e raffinato. A oltre dieci anni dalla vendemmia il tempo non sembra essere trascorso per il Pinot Bianco Rarità ’05, mentre Quarz ’16 e Vorberg ’15 sono i consueti campioni di potenza e rigore.
Gambero Rosso