Regione:Campania
Tipologia:Liquore
Colore:Rosso Rubino Scuro
Odore:Fruttato, delicato
Sapore:Dolce, succoso e fruttato
Gradazione alcolica:17% vol.
Formato:70 Cl
Servizio:Servire molto freddo
Abbinamenti:Fine Pasto
La ratafia nasce intorno al 1600 dall’Ordine Cistercense nel monastero di Santa Maria della Sala, ad Andorno Micca, in provincia di Biella.
Da lì, si è poco a poco diffusa sia nel paese stesso sia travalicando i confini verso altre regioni dell’Italia centrale, in particolare quella abruzzese.
La ratafia dei briganti è preparata con sciroppo di amarene, vino Montepulciano e trebbiano ed è perfetta da servire a fine pasto per chi ama gustare un prodotto dal sapore dolce, succoso e fruttato.
- Provenienza
- Italia
- Gradazione (% vol.)
- 17
- Contenuto
- 70 Cl
Una delle più antiche testimonianze che la Majella conserva è la “Tavola dei Briganti”, un insieme di lastroni calcarei sui quali pastori e briganti hanno inciso i loro nomi e le loro storie. La tavola dei briganti è famosa anche perchè ai suoi piedi cresce la famosa genziana, una delle piante più antiche dei nostri territori, il cui utilizzo risale alle popolazioni primitive. La radice di genziana è molto conosciuta per via delle sue molteplici e straordinarie proprietà curative e benefiche sull’apparato digestivo. La tavola dei briganti si trova sulla majelletta, poco oltre la località del Blockhaus, nel comune di Roccamorice. Si narra che anche i briganti, attraversando questi luoghi, scoprirono i benefici della famosa pianta.