Denominazione:Vigneti delle Dolomiti IGT
Uve:Sauvignon in Purezza
Colore:Giallo Paglierino oro brillante
Odore:All‘olfatto gli aromi ricordano l’uva spina e ribes nero, lieve sentore di sambuca e un lieve tocco di ortica e pietra focaia
Sapore:Al palato è vivace, ha carattere fresco con una fine e rinfrescante acidità ben equilibrata. Gli aromi fruttati e floreali si ripetono pure al palato e imprimono al vino il suo vero carattere
Gradazione alcolica:12,5% vol.
Formato:75 Cl
Temperatura di servizio:10 - 12° C
Abbinamenti:Antipasti, piatti di pesce e carni bianche
Il colore è vivace, giallo chiaro, con lievi riflessi verdognoli. All'olfatto gli aromi ricordano l'uva spina e il ribes nero, lieve sentore di sambuca e un lieve tocco di ortica e pietra focaia. Al palato è vivace, ha carattere fresco con una fine e rinfrescante acidità ben equilibrata. Gli aromi fruttati e floreali si ripetono al palato e imprimono al vino il suo vero carattere.
Da abbinare a pesce, verdure o carne bianca, è ideale per accompagnare gli asparagi con salsa maltese.
- Regione
- Trentino Alto Adige
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Alto Adige DOC
- Uve
- Sauvignon
- Gradazione (% vol.)
- 12.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco
Hofstätter ha la propria sede in un’imponente costruzione del XVI secolo che venne realizzata per l’imperial-regia stazione di posta e che ospitò poi la locanda “Schwarzer Adler” (Aquila Nera) di Maria Hofstätter, prozia di Martin Foradori Hofstätter. In cantina, il marito Josef produceva i suoi primi vini. Il successo e la separata vinificazione dei singoli vigneti necessitarono ben presto di nuovi spazi. La distanza che separava l’azienda dalla montagna sovrastante Tramin-Termeno, il monte Roen e dalla chiesa gotica era però limitata. Martin Foradori Hofstätter risolse il problema facendo “crescere” la cantina in altezza, ospitandone una parte nella “torre del vino”, una costruzione moderna rivestita all’esterno in legno, fatta erigere nel 1997 proprio accanto al campanile tardogotico, il simbolo di Tramin-Termeno, ben visibile da lontano. Da un’idea azzardata è nato un felice connubio architettonico. Un’assoluta novità per l’Alto Adige sono anche le nuove botti di cemento installate nel 2013: con la loro forma conica il mosto d’uva fermenta in delicatezza e consuma poca energia, quella necessaria per il controllo della temperatura. Inoltre, le botti sono sorprendentemente eleganti ed oggi sono uno degli elementi d’attrazione della cantina.