Il profondo rispetto della terra e la continua tendenza all’innovazione sono i pilastri sui quali si sorregge Santa Barbara, con l’obiettivo di migliorare lo standard qualitativo della materia prima ogni anno. Questo avviene grazie a nuovi concetti di produzione, come ad esempio cure maniacali per la perfetta sanità delle uve e innovative tecniche di diradamento

LA PIANTA
Il Verdicchio ama zone collinari arieggiate ed è difficilmente adattabile. Prove concrete di vinificazione hanno appurato che lontano dalle Marche ha un generale decadimento del potenziale organolettico. Il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, con una o due ali. Gli acini sono sferici, di media grandezza, con una buccia sottile, consistente e pruinosa di colore giallo verdastro. Matura piuttosto lentamente nelle zone più interne, dove la raccolta inizia nei primi giorni di ottobre, mentre nelle colline di Jesi la vendemmia generalmente cade negli ultimi dieci giorni di settembre.
IL VINO
Dal punto di vista enologico, il Verdicchio è un vitigno completo: si ottengono ottimi risultati in tutte le tipologie, dallo spumante ai vini da dessert, con picchi di livello assoluto nei vini fermi. A lungo è stato fermentato in acciaio e consumato rapidamente, ma a partire dai primi anni Novanta si sono perseguite con succeso altre strade: fermentazioni in legno piccolo, in legno grande e vendemmie tardive hanno esaltato la capacità di generare vini di grande finezza olfattiva e di struttura notevole, longevi e complessi, resi eleganti dagli ampi aromi di anice, fiori bianchi e frutti secchi che si ritrovano al gusto, quasi sempre dominato da un delicato ricordo di mandorla e da una ricca sapidità
- Regione
- Marche
- Provenienza
- Italia
- Denominazione
- Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
- Uve
- Verdicchio
- Gradazione (% vol.)
- 13.5
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco