Attualmente, gli ettari vitati su cui l’azienda vitivinicola può contare sono circa ventisette, e tra i filari oltre al timorasso sono allevate anche piante di barbera, freisa, croatina e moscato. Lo scenario è quello di Monleale, in provincia di Alessandria: è qui dove disposti come fossero un anfiteatro naturale a ridosso della piazza del paese, si trovano i vigneti di proprietà aziendale, da cui prendono vita tutte le etichette della cantina. Dal “Costa del Vento” al “Montecitorio”, dal “Derthona” al “Monleale”, passando per i vini rossi, sono tutte bottiglie, quelle frutto della mente geniale di Walter Massa, che nascono dalla più profonda valorizzazione di quella che è la natura di un territorio che, senza lo stesso Walter Massa, sarebbe stato altrimenti poco conosciuto e abbandonato alla sua sorte.

LA PIANTA
Il grappolo è medio-grande, conico, piramidale, quasi sempre alato e compatto. L'acino è grande, sferoidale, con buccia pruinosa verde giallastra. Per la sua maturazione precoce si adatta bene alle zone più elevate.
IL VINO
Da un passato come uva da mensa a un presente esclusivamente come uva da vino, la storia del timorasso ha attraversato molte vicende e alterne fortune. Oggi abbiamo modo di assggiare o bere ottimi Timorasso in purezza, realizzati da produttori caparbi e lungimiranti. Il vino ha colore giallo paglierino intenso, sentori caratteristici di mandorla e noccciola, alcolicità media, gusto pieno e asciutto con richiami minerali e di pietra focaia. Ha dato prova di poter reggere a un discreto invecchiamento
- Regione
- Piemonte
- Provenienza
- Italia
- Uve
- Timorasso
- Gradazione (% vol.)
- 14
- Contenuto
- 75 Cl
- Tipologia
- Bianco