Malvasia Istriana

Nella grande famiglia delle tipologie di Malvasia quella Istriana, detta anche Malvasia Friulana o Malvasia del Carso, occupa una posizione di prestigio, per la verità più qualitativo che quantitativo. Se l'origine del vitigno è da ricercare nella regione greca del Peloponneso, è facile intuire che furono i marinai della Serenissima a diffondere il vitigno nella piccola penisola dell'alto Adriatico: la zona di coltivazione si è estesa dalle campagne di Rovigno, Parenzo e Cittanova ai terreni aridi del Carso triestino e goriziano, per poi scendere le valli del Friuli fino alla pianura dell'Isonzo e del passo Tagliamento. In Istria le prime tracce della presenza del vitigno risalgono all'incirca al Trecento, come testimoniato anche da Dalmasso (1937). Per le sue caratteristiche morfologiche non ha nulla a che vedere con le altre varietà della famiglia più diffuse e conosciute, come il Malvasia Lunga e il Malvasia Bianca di Candia.
Iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970, è coltivato in tutta la fascia collinare del Friuli Venezia Giulia, nelle pianure delle Grave e del litorale adriatico. È previsto come tipologia in purezza nelle Doc Carso, Collio, Colli Orientali del Friuli, Friuli Isonzo, Friuli Aquileia, Friuli Annia e Friuli Latisana. Si rileva una piccola presenza del vitigno anche in Veneto, tra le province di Padova e Verona, dove è presente nella Doc Merlara Malvasia.

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