Friuli Venezia Giulia

Come la Liguria a ovest, nella storia il Friuli-Venezia Giulia è stato una regione di transito e di scambi, in particolare con l'Oriente, e questo si riflette anche nella sua viticoltura, che non a caso negli ultimi vent'anni ha raggiunto fama e notorietà anche grazie a quei vini che guardano a est, verso la terra d'origine della viticoltura mondiale che è il Caucaso.
Alcuni produttori friulani si sono ispirati a metodi di vinificazione antichi che ancora oggi si utilizzano in Georgia, e li hanno applicati sia ai vitigni internazionali sia agli autoctoni friulani, con risultati di estrema originalità che hanno diviso l'opinione pubblica e inaugurato con largo anticipo l'ampio dibattito sul vino cosiddetto "naturale" che è oggi di moda.
In questa piccola regione solcata verticalmente da Piave, Isonzo e Tagliamento, le zone più vocate alla coltivazione della vite sono concentrate nella parte orientale, dove troviamo le ampie e levigate colline del Collio e dei Colli Orientali, e, all'estremo est dell'Italia, l'altopiano roccioso del Carso, dal paesaggio brullo e quasi lunare.
Il clima è molto piovoso, ma l'influenza del mare e l'arieggiamento costante mitigano freddo e umidità, assicurando una buona maturazione delle uve in estate.
I vitigni rossi, oltre agli indigeni Refosco dal Peduncolo Rosso, Schioppettino e Pignolo, si trovano anche validi esempi di Merlot dei Colli Orientali.

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