Brunello di Montalcino

BRUNELLO DI MONTALCINO

ll Brunello di Montalcino è senza dubbio il vino toscano più famoso al mondo, un grande rosso DOCG di carattere. E' uno dei vini più celebri e prestigiosi d'Italia, con una storia ricca e una reputazione internazionale.

Che tipo di vino è il Brunello di Montalcino

Si tratta di un vino ottenuto al 100% dal vitigno Sangiovese Grosso, espressione autentica del territorio toscano, noto per la sua longevità e complessità, paragonabile solo al Barolo. Prodotto su poco più di 2000 ettari vitati, il Brunello di Montalcino è un'eccellenza italiana, con oltre il 65% della produzione esportata in tutto il mondo. Il primo mercato è quello statunitense, pari al 25% dell’export, a seguire Germania, Svizzera, Canada, Regno Unito, Giappone e altri 60 Paesi. Il terreno di Montalcino, caratterizzato da marne, calcare, argille e sabbia, conferisce al vino un carattere unico.

Primo vino a ricevere la DOC nel 1960 e successivamente la DOCG nel 1980. Il disciplinare del Brunello di Montalcino consente di specificare sull'etichetta la zona del territorio dalla quale provengono le uve utilizzate per la vinificazione. Secondo le disposizioni del disciplinare, il titolo alcolometrico minimo è di 12° (o 12,5 se specificata la menzione "vigna"). L'acidità totale minima è stabilita a 5 g/litro, mentre l'estratto secco netto non deve essere inferiore ai 24 g/litro. La resa massima dell'uva per ettaro, secondo le direttive, è di 80 quintali, anche se molte aziende scelgono volontariamente di limitarsi a 60 quintali per aumentare la qualità della produzione.

Questo vino rosso è rinomato per la sua straordinaria longevità e richiede un lungo periodo di affinamento prima di raggiungere il suo apice qualitativo. Alcuni esemplari di Brunello sono invecchiati per periodi che vanno dai 10 ai 30 anni e oltre. Prima di essere commercializzato, il Brunello di Montalcino DOCG deve subire lunghi periodi di invecchiamento, con almeno due anni di affinamento in botti di rovere. La versione Riserva, invece, richiede un riposo minimo di sei anni.

Ma quali sono i profumi distintivi di un Brunello? Ogni bottiglia può esprimere un profilo aromatico unico, influenzato dal terroir in cui sono coltivati i vitigni, dalle pratiche di cantina e dalla filosofia del produttore. Tuttavia, in generale, un Brunello di qualità si distingue per i suoi profumi di piccoli frutti rossi, vaniglia e confettura. In bocca, si presenta caldo, asciutto, elegante e persistente, con un colore che varia dal rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento. Il gusto è tannico, armonico, caldo e robusto.

I migliori Brunello di Montalcino

Nel territorio di Brunello di Montalcino, sono oltre 200 i produttori di vino, ognuno con le proprie caratteristiche distintive. Secondo il Consorzio del vino Brunello di Montalcino le migliori annate, a cui vengono attribuite cinque stelle, sono il 1945, 1955, 1961, 1964, 1970, 1975, 1985, 1988, 1990, 1995, 1997, 2004, 2006, 2007, 2010, 2012 e 2015.

La storia del Brunello affonda le radici nella seconda metà dell'Ottocento, quando nel 1865 Clemente Biondi Santi presentò il primo Brunello ante litteram all'Esposizione dei prodotti naturali e industriali della Toscana a Firenze. Da quel momento, diverse famiglie locali, ispirate dal lavoro pionieristico di Santi, intrapresero la produzione di questo straordinario vino. Nel 1885, il nipote di Clemente, Ferruccio Biondi Santi, ereditò la tenuta, dedicandosi con passione all'enologia. Il suo impegno e la sua dedizione portarono alla creazione del vino Brunello come lo conosciamo oggi, tanto che nel 1932 il Ministero dell'Agricoltura riconobbe ufficialmente il contributo di Ferruccio Biondi Santi alla viticultura toscana.

Da allora, il Brunello di Montalcino ha percorso una lunga strada verso il successo, con la selezione dei migliori produttori del territorio, tra cui spiccano nomi illustri come Banfi, Argiano, Tenute del Cerro, Ciacci Piccolomini D’Aragona e molti altri ancora.

Il Brunello di Montalcino Banfi porta il prestigioso nome della famiglia Mariani, che nel 1978 ha iniziato il suo viaggio a Montalcino con l'obiettivo di offrire ai propri clienti negli Stati Uniti un Brunello di qualità eccezionale. Fondata negli anni '80, Castello Banfi ha unito oltre 2.800 ettari di terreno, di cui un terzo è dedicato alla viticoltura specializzata, mentre il resto della tenuta è arricchito da boschi, frutteti e uliveti. Nel corso degli anni, l'azienda ha acquisito la storica cantina Bruzzone, oggi conosciuta come Banfi Piemonte, che rappresenta un connubio perfetto tra la tradizione dello spumante piemontese e l'eccellenza enologica toscana.

Temperatura di Servizio e Abbinamenti

L'ideale è servire il Brunello di Montalcino a temperatura ambiente, compresa tra i 18 e i 22°C, utilizzando calici sufficientemente ampi per apprezzarne appieno la complessità e la ricchezza del suo bouquet. Per i vini d'annata, è consigliabile versarli in un decanter in modo che possano ossigenarsi adeguatamente, lasciando eventuali sedimenti sul fondo. Tra gli abbinamenti migliori per il Brunello di Montalcino ci sono le carni rosse, la selvaggina da pelo e i formaggi stagionati. Tuttavia, se l'annata è stata eccezionale, questo vino si presta anche alla meditazione, offrendo un'esperienza sensoriale unica.

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