Aglianico Malabruno DOC Campi Taurasini Amarano 2013

  • DenominazioneDenominazione:Irpinia Campi Taurasini DOC
  • UveUve:100% Aglianico 
  • ColoreColore:Rosso rubino intenso
  • OdoreOdore:Note fruttate, di frutti rossi e scuri, e speziate al naso che si evolvono  con il passare del tempo nel calice
  • SaporeSapore:Strutturato ma con una buona freschezza che ripulisce il sorso. Il finale, con persistenza lunga, è speziato
  • InvecchiamentoInvecchiamento:24 mesi in Barrique di rovere francese
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:14,5% vol.
  • FormatoFormato:75 Cl
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:16 - 18° C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Secondi di carne rossa. Una grigliata mista di carne permette al suo ecclettismo di esprimersi al meglio.
Special Price 15,12 € Regular Price 18,00 €

Questo "Malambruno" è un aglianico pieno di carattere proveniente da territori vocati in Irpinia. Irpinia Campi Taurasini Aglianico "Malambruno" di Amarano viene vinificato in acciaio per poi passare un affinamento di 12 mesi in botti di rovere ed ulteriori 12 mesi in bottiglia per prepararlo ad una possibile lunga evoluzione. Si tratta infatti di un vino molto longevo ma che esprime fin da subito le sue notecaratteristiche di un vitigno, l'aglianico, che trova in queste terre la sua culla e che a noi piace molto.

CARATTERISTICHE

Aglianico Malabruno DOC Campi Taurasini Amarano si presenta con in color rosso rubino intenso che anticipa le potenti note fruttate, di frutti rossi e scuri, e speziate al naso che si volvono con il passare del tempo nel calice. Al palato è strutturato ma con una buona freschezza che ripulisce il sorso. Il finale, con persistenza lunga, è speziato.

ABBINAMENTI

Aglianico Malabruno DOC Campi Taurasini Amarano il carattere di questo vino gli permette abbinamenti anche importanti con preferenza sui secondi di carne rossa. Una grigliata mista di carne permette al suo ecclettismo di esprimersi al meglio.

REGIONE: CAMPANIA

Campania

Le origini antichissime della viticoltura campana sono evidenti nei due metodi di allevamento della vite usati ancora oggi, quello ad alberello, di origine greca, e la tecnica etrusca in cui la vite si fa arrampicare attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci — chiamati tennecchie, cioè tende — in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

L'intera regione è situata all'interno di un antico teatro vulcanico, di cui oggi il Vesuvio rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Questa peculiarità ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia. Nelle province di Napoli, Salerno e Caserta il clima è mite e mediterraneo, mentre in quelle interne di Avellino e Benevento le temperature sono più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, con piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Dogc rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'Avellinese, e l'Aglianico del Taburno in provincia di Benevento. Sulla costa, scendendo da nord a sud le Doc Galluccio, Falerno del Massico e Aversa nel Casertano, poi le Doc Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Penisola Sorrentina in provincia di Napoli, quindi Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud.

L'immagine del vino campano è legata soprattutto alla personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l’Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

VITIGNO: AGLIANICO

Aglianico

LA PIANTA

A partire dagli anni Novanta del Novecento sono state condotte lunghe indagini ampelografiche, ampelometriche, chimiche, biochimiche e molecolari su biotipi di Aglianico e Aglianicone reperiti in Campania e in Basilicata. I risultati hanno dimostrato che Aglianico campano e Aglianico del Vulture sono in realtà un unico vitigno, con differenze di vario ordine ascrivibili a una normale variabilità intravarietale, mentre l'Aglianicone si è rivelato un vitigno estraneo ai due precedenti. Gli ultimi studi di Boselli e Monaco hanno messo in evidenza i sei biotipi seguenti appartenenti a tre gruppi fondamentali: Aglianico Amaro, Aglianico di Taurasi e Aglianico del Vulture; Aglianico di Napoli 1 e Aglianico di Napoli 2; Aglianico di Galluccio. L'Aglianico ha un grappolo cilindrico o conico piuttosto piccolo (da 150 a 250 grammi) e compatto, con eventuale presenza di una o, più raramente, due ali. L'acino è piccolo, di forma sferica, con buccia spessa, a volte persino coriacea, pruinosa e di colore blu-nero. Matura tardivamente, tra la metà di ottobre e la prima decade di novembre.

IL VINO

In condizioni ottimali le uve raggiungono un elevato tenore zuccherino (22-23%) e conservano integra una forte acidità tartarica, che risulta ancora più elevata nel biotipo Aglianico Amaro o Beneventano; possiedono, inoltre, un'importante struttura tannica. Il vino che se ne ricava è adatto al lungo invecchiamento e beneficia dell'affinamento in legno, a stemperare il carattere austero dovuto alla componente acido-tannica. L'utilizzo della barrique, oggi diffuso in Campania e in Basilicata, riesce a domarne la foga, rendendolo più morbido e vellutato in tempi brevi.

Informazioni Tecniche
Contenuto 75 Cl
Regione Campania
Odore Fruttato
Tipologia Rosso
Provenienza Italia
Sapore Fresco
Manufacturer Amarano
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