Piedirosso Taburno Sannio DOC Fattoria La Rivolta 2020

  • DenominazioneDenominazione:Campania DOC
  • UveUve:Piedirosso
  • ColoreColoreRosso rubino
  • OdoreOdore:Olfaltto profumato di piccoli frutti rossi, dragoncello, radici di liquirizia, peperone rosso e percezione selvatica
  • SaporeSapore:Sorso disinvolto, piacevolmente fresco, appena ammandorlato nel finale
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:13.5% vol.
  • FormatoFormato:75 Cl
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:16 - 18° C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Paccheri ripieni con salsiccia e funghi, Crostino al ciauscolo
Special Price 11,00 € Regular Price 16,90 €

Tutto è nato più di venti anni fa dalla passione della famiglia Cotroneo, che della loro attività hanno fatto una vera e propria scelta di vita. E i risultati negli anni gli hanno dato ragione: i loro vini rappresentano tutto il loro impegno e sono il frutto di una profonda simbiosi con il territorio. Una filosofia che si nutre di un’idea che contempla un accurato lavoro in vigna lavorazioni naturali e basse rese. Ben dieci etichette realizzate con vitigni autoctoni e con il Sogno di Rivolta che ci affascina con il suo stile inconfondibile.

CARATTERISTICHE

Piedirosso Taburno Sannio DOC Fattoria La Rivoltasi presenta dal colore barlumi violacei su compattezza rubino. Olfatto profumato di piccoli frutti rossi, dragoncello, radice di liquirizia, peperone rosso, peonia, mammole e percezioni selvatiche. Sorso disinvolto, piacevolmente fresco e astringente; appena ammandorlato nel finale. Vinificazione e maturazione in acciaio.

ABBINAMENTI

Piedirosso Taburno Sannio DOC Fattoria La Rivolta si abbina perfettamente con paccheri ripieni con salsiccia e funghi, Crostino al ciauscolo.

REGIONE: CAMPANIA

Campania

Le origini antichissime della viticoltura campana sono evidenti nei due metodi di allevamento della vite usati ancora oggi, quello ad alberello, di origine greca, e la tecnica etrusca in cui la vite si fa arrampicare attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci — chiamati tennecchie, cioè tende — in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

L'intera regione è situata all'interno di un antico teatro vulcanico, di cui oggi il Vesuvio rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Questa peculiarità ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia. Nelle province di Napoli, Salerno e Caserta il clima è mite e mediterraneo, mentre in quelle interne di Avellino e Benevento le temperature sono più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, con piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Dogc rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'Avellinese, e l'Aglianico del Taburno in provincia di Benevento. Sulla costa, scendendo da nord a sud le Doc Galluccio, Falerno del Massico e Aversa nel Casertano, poi le Doc Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Penisola Sorrentina in provincia di Napoli, quindi Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud.

L'immagine del vino campano è legata soprattutto alla personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l’Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

VITIGNO: PIEDIROSSO

Piedirosso

LA PIANTA

Come la maggior parte delle varietà che hanno in comune una storia molto antica, anche il piedirosso si suddivide in numerosi biotipi, tra i quali bisogna ricordare lo Streppa Verde dell'isola di Ischia che non presenta la caratteristica colorazione rossa del pedicello. Neanche le descrizioni concordano sempre tra di loro. Calò, Costacurta e Scienza descrivono il Piedirosso come un vitigno vigoroso con produzione abbondante e costante, dal grappolo medio o grande, tronco-piramidale spargolo, munito di due ali e dagli acini abbastanza grandi, sferici, di colore violaceo intenso e dalla buccia pruinosa e quasi coriacea. Manzo e Monaco invece lo descrivono come un vitigno molto vigoroso, dalla scarsa fertilità e dalla produzione non eccessiva, dal grappolo piccolo, conico-piramidale spargolo e senza ali, dagli acini piccoli e rotondi, di colore blu-nero. Per tutti il Piedirosso matura abbastanza presto, tra la fine di settembre e la metà di ottobre.

IL VINO

I vini prodotti dall'antico Palombino hanno goduto presso gli autori del passato di ottima considerazione. Le sperimentazioni di Luigi Moio sul piedirosso in purezza hanno evidenziato, rispetto all'aglianico, vini meno concentrati, più morbidi, delicati ed equilibrati, con una minore concentrazione polifenolica, con tannini meno duri e acidità più bassa.

Informazioni Tecniche
Contenuto 75 Cl
Regione Campania
Odore Fruttato
ean13 8032993240714
Uve Piedirosso
Sapore Fresco
Manufacturer Fattoria la Rivolta
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