Baglio del Cristo di Campobello

Pienamente consapevoli del potenziale di questo piccolo fazzoletto di terra incastonato nella campagna agrigentina, Angelo, Carmelo e Domenico Bonetta, danno vita a questo progetto diciannove anni fa, fissando l’asticella ad un livello molto alto, condizione che richiederà anni di duro lavoro e scelte coraggiose. Ben presto tutto questo darà i suoi frutti, ripagando ampiamente tutti gli sforzi messi in campo dalla famiglia. Molteplici i fattori che hanno contribuito alla fortuna di questa realtà, partendo dal territorio stesso, un angolo di terra incantevole, dove i raggi del sole si riflettono sui bianchissimi suoli calcarei che lo caratterizzano, passando per il fattore clima, ritmato da estati torride e assolate, mitigate dalle fresche e preziose brezze provenienti dal vicino canale di Sicilia, arrivando infine alla mano dell’uomo che armata di passione e ideali forti, è riuscita a cogliere solo il meglio che questo generoso areale aveva da offrire. Nel vigneto poco spazio è lasciato alle varietà internazionali, qui le uve ‘autoctone’ la fanno da padrone, ed attraverso una sapiente lavorazione danno vita ad una serie di capolavori, che offrono uno splendido ventaglio di eccellenze siciliane. Aristocratiche e solenni le etichette, impreziosite da concetti che rievocano gli stati primordiali della creazione, l'essenza e la purezza della materia, come ad esempio quella de ‘Lalùci’ che recita : ‘Quel che si dimentica è come se non fosse mai successo. Ogni cosa è reminiscenza - Lalùci – luce che svela e rivela. È l’idea primordiale. L’archetipo. Così come deve essere'

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