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- Denominazione:Lazio IGt
- Uve:Sauvignon 40%, Chardonnay 40%, Trebbiano 20%
- Colore:Giallo paglierino brillante
- Odore:Al naso ricco di frutti e fiori bianchi, poi cenni di agrumi e mandorla amara
- Sapore:In bocca rivela una scia sapida in giusto equilibrio con freschezza e morbidezza
- Gradazione alcolica:13,0% vol.
- Formato:375 ml
- Temperatura di servizio:10 - 12° C
- Abbinamenti:Panzerotti ai broccoli e acciughe
L’azienda Casale del Giglio è ormai considerata un importante punto di riferimento nel panorama vitivinicolo laziale e non solo. Dino Santarelli la fondò nel 1967 a Le Ferraie, nell’Agro Pontino, non lontano dall’antica Città di “Satricum”, in quell’angolo di regione in provincia di Latina dove nessun produttore di vino avrebbe mai investito su terreni rubati alle paludi la cui natura, almeno secondo la letteratura enologica dell’epoca, non avrebbe potuto garantire una produzione di qualità. Proprio quest’assenza di passato enologico ha rappresentato lo stimolo verso il massimo grado di libertà creativa che, seguendo l’intuito paterno, a partire dagli anni ’90 porterà il figlio Antonio con la collaborazione dell’enologo Paolo Tiefenthaler, a sviluppare un intenso progetto di ricerca e sperimentazione sui vitigni nazionali e internazionali e modelli di produzione sempre nuovi. Grande attenzione è stata riservata alla riscoperta e valorizzazione di vitigni autoctoni, come il Bellone, varietà antichissima, nota ai Romani come “uva pantastica”, cioè “uva pane”. Quest’anno degustiamo per la prima volta il Radix che proviene da un vigneto impiantato nel 1950 ad Anzio, su terreni sabbiosi e a piede franco. Intuendo il potenziale evolutivo della varietà, hanno deciso di testarne la longevità, sperimentando un invecchiamento prima in botte e poi con un periodo di affinamento in anfora, esperimento che ci ha stupito particolarmente, confermando che nel Lazio si possono produrre vini di alto livello.
LA PIANTA
Ha foglia media, rotonda; il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, serrato, scarsamente alato; l'acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato. La vigoria è elevata, la produttività regolare e abbondante. La vendemmia è abbastanza precoce (prima decade di settembre o in alcune aree collinari addirittura agosto, per la produzione di vini metodo classico come il Franciacorta). Predilige i climi temperato-caldi, i terreni collinari, argillosi e calcarei, gli ambienti ventilati e freschi. È sensibile alle gelate primaverili.
IL VINO
Dallo Chardonnay si ottengono vini fermi, frizzanti o spumanti, con gradazione alcolica alta e acidità piuttosto elevata. Il colore del vino è giallo paglierino non particolarmente carico, il profumo, caratteristico, è delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas in particolare), il sapore elegante e armonico. Se invecchiato assume note di frutta secca. È particolarmente indicato per l'affinamento in barrique.
Contenuto | 37.5 Cl |
---|---|
Regione | Lazio |
Odore | Fruttato |
Colore | Giallo Paglierino |
Tipologia | Bianco |
ean13 | 8003565000234 |
Uve | Trebbiano |
Provenienza | Italia |
Sapore | Fresco |
Manufacturer | Casale Del Giglio |