Serrocielo Falanghina Del Sannio DOC Feudi di San Gregorio 2019

  • DenominazioneDenominazione:Feudi di San Gregorio DOC
  • UveUve:Falanghina 100%
  • ColoreColore:Bianco con riflessi dorati
  • OdoreOdore:Fruttato, sentori pesca noce, note erbacee e delizioso tappeto minerale
  • SaporeSapore:Sapido e di piacevole persistenza agrumata
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:13,5% vol.
  • FormatoFormato:75 Cl
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:10 - 12° C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Gnocchetti verdi, Mazzancolle e calamari gratinati
Special Price 11,90 € Regular Price 13,90 €

Con la vendemmia 2018, Visione, Serrocielo, Cutizzi e Pietracalda cambiano abito. La bottiglia è unica, concepita da Massimo Vignelli, ed è composta da tante piccole scalanature tutt’intorno. Un’immagine elegante e dinamica di un vetro che si anima, quasi tridimensionale, ed avvolge il vino, prendendo la forma di sottilissime onde continue. Si completa infine di un’etichetta che è come una delicata pennellata di colore. Articolata e qualitativamente costante la gamma delle etichette realizzata dall’azienda che garantisce la massima tipicità varietale e l’esaltazione del bagaglio organolettico delle uve. Come il Fiano che ha il Priviliegio, nel suo passito, di farsi subito strada tra le etichette degustate e dopo l’assenza dello scorso anno. Ma a stupirci sono Taurasi Piano di Montevergine e Patrimo che dominano la scena declinando possanza minerale e spontaneità aromatica, con qualche autentica scontrosità acida.

CARATTERISTICHE

Serrocielo Falanghina Del Sannio DOC San Gregorio da colore giallo paglierino dai riflessi dorati. All’olfatto rivela aromi intensi di pompelmo, cedro, scorzetta di limone, biancospino, pesca noce, note erbacee e delizioso tappeto minerale. Sorso fresco e vibrante, sapido e di piacevole persistenza agrumata e minerale. Sosta in acciaio dai cinque ai sei mesi.

ABBINAMENTI

Serrocielo Falanghina Del Sannio DOC San Gregorio perfetto con gnocchetti verdi, Mazzancolle e calamari gratinati.

REGIONE: CAMPANIA

Campania

Le origini antichissime della viticoltura campana sono evidenti nei due metodi di allevamento della vite usati ancora oggi, quello ad alberello, di origine greca, e la tecnica etrusca in cui la vite si fa arrampicare attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci — chiamati tennecchie, cioè tende — in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

L'intera regione è situata all'interno di un antico teatro vulcanico, di cui oggi il Vesuvio rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Questa peculiarità ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia. Nelle province di Napoli, Salerno e Caserta il clima è mite e mediterraneo, mentre in quelle interne di Avellino e Benevento le temperature sono più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, con piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Dogc rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'Avellinese, e l'Aglianico del Taburno in provincia di Benevento. Sulla costa, scendendo da nord a sud le Doc Galluccio, Falerno del Massico e Aversa nel Casertano, poi le Doc Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Penisola Sorrentina in provincia di Napoli, quindi Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud.

L'immagine del vino campano è legata soprattutto alla personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l’Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

VITIGNO: FALANGHINA

Falanghina

LA PIANTA

Ci sono due tipi di Falanghina: il Falanghina Flegrea e il Falanghina Beneventana. Il Falanghina predilige i terreni vulcanici e tufacei e le forme di allevamento alte e piuttosto espanse. Il grappolo del Falanghina Beneventana non ha dimensioni molto diverse da quelle del Falanghina Flegrea, ma forma conico-piramidale con presenza di un'ala. Anche gli acini hanno dimensioni simili all'altra varietà, ma si distinguono per la forma più ellittica e la colorazione verde-gialla. I tempi di maturazione, che cadono di solito tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, non si discostano molto dal tipo Flegreo.

IL VINO

In generale, i vini Falanghina prodotti nel Beneventano offrono maggiore struttura rispetto a quelli del Casertano o del Napoletano. La loro gradazione alcolica è buona, mentre l'ottima acidità fissa rende le uve apprezzabili nella produzione di vini spumanti e passiti. Mentre nel Falanghina Casertano si notano maggiori caratteristiche di sapidità e serbevolezza, nel Falanghina dei Campi Flegrei si riscontra più freschezza e mineralità. Alcune vinificazioni in legni piccoli stanno dando risultati interessanti.

Informazioni Tecniche
Contenuto 75 Cl
Regione Campania
Odore Fruttato
Colore Giallo Dorato
ean13 8022888951016
Sapore Fresco
Manufacturer Feudi di San Gregorio
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