GATTINARA RISERVA DOCG "TRE VIGNE" TRAVAGLINI

Il Gattinara 'Tre Vigne' di Travaglini è un vino rosso pluripremiato che Travaglini lancia sul mercato solo nelle migliori annate, ed è il frutto di un’accurata selezione di uve nebbiolo provenienti da 3 vigneti storici della tenuta: Alice, Lurghe e Bogianette. Lurghe è il vigneto dal terreno più argilloso, importante per la quota di colore conferita al vino; Permolone è quello più vecchio, dal terreno roccioso, che conferisce complessità; Alice infine, situato nella zona pià alta (a circa 420 s.l.m.) dona al vino eleganza, grazie anche alla leggera brezza che soffia regolarmente.

Ogni bottiglia è il risultato di una selezione accurata delle uve, garantendo che solo quando la vendemmia e la qualità delle uve raggiungono standard impeccabili, il vino esce dalla cantina. La vendemmia avviene durante la prima decade di ottobre, seguita da una fermentazione in serbatoi d'acciaio inox a temperatura controllata per circa 15 giorni. Successivamente, il vino affina per 30 mesi in botti di rovere di Slavonia.

Nel bicchiere, il Gattinara Riserva DOCG Tre Vigne si presenta con un colore granato luminoso e brillante. Il bouquet aromatico si apre con note fruttate intense, seguite da sentori più complessi di cenere e sfumature terziarie. Al palato, è avvolgente e di ottimo corpo, con una trama tannica ben definita e un finale caratterizzato da una piacevole nota sapida. Con i suoi ottimi punteggi ottenuti sulle guide italiane e internazionali, il Gattinara Riserva DOCG Tre Vigne è un'etichetta rinomata e apprezzata, capace di conquistare anche i palati più esigenti.

CANTINA TRAVAGLINI

La storica cantina Travaglini ha origine nel 1958 quando Giancarlo Travaglini fondò l'azienda nel suggestivo comune di Gattinara, nell'incantevole scenario dell'alto Piemonte, ai piedi del Monte Rosa. Con un'estensione totale di 59 ettari, di cui 44 dedicati alla coltivazione del vigneto, la cantina si distingue per l'impeccabile cura riservata alla nobile uva Nebbiolo, la cui essenza trova qui il suo massimo splendore. I terreni acidi, arricchiti di minerali e granito, si sviluppano a un'altitudine di circa 400 metri, beneficiando di un suolo vulcanico ricco di ferro che conferisce alla terra il caratteristico colore rossiccio. Grazie a queste peculiari condizioni pedoclimatiche, il Gattinara Travaglini si distingue per la sua unicità aromatica e gusto inconfondibile.

Oltre al rinomato Gattinara, ottenuto dall'eccezionale Nebbiolo, Travaglini propone anche il Nebbiolo DOC Coste della Sesia, un vino giovane e fruttato che cattura l'essenza del territorio. Una piccola porzione dei terreni è riservata alla coltivazione di uve Vespolina e Uva Rara, utilizzate per la creazione del pregiato vino Cinzia. I vigneti, che vantano un'età compresa tra i 6 e i 45 anni, godono di un'esposizione ottimale a sud-ovest e sono coltivati con il sistema di allevamento Guyot, assicurando così la massima qualità delle uve e dei vini prodotti.

ABBINAMENTI

Primi piatti strutturati: Accompagnare il Gattinara Riserva con piatti di pasta fresca condita con sughi robusti a base di carne, come ragù di carne o ragù di cinghiale.

Secondi di carne rossa: Perfetto con bistecche alla griglia, arrosti di manzo o agnello, brasati e cacciagione come cinghiale o cervo.

Formaggi stagionati: Gustoso con formaggi a pasta dura stagionati come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino Toscano.

UNA BOTTIGLIA D'ARTE PER UN ROSSO FUORI DAL COMUNE

La forma della bottiglia del vino Gattinara è progettata con cura per riflettere l'essenza e lo stile di questo vino pregiato. Un rosso fuori dal comune, a partire dalla bottiglia, disegnata apposta da Giancarlo Travaglini nel 1958: una forma particolare, che permette di servire il vino trattenendo l’eventuale sedimento naturale che un grande Gattinara, riposando negli anni, può formare. E la sua forma consente il servizio diretto dalla bottiglia al bicchiere.

Inoltre, il colore scuro della bottiglia impedisce il passaggio dei raggi luminosi, per conservare al meglio il vino in cantina. Quella che è conosciuta anche come “la bottiglia storta”, per via della forma particolare, è oggi esposta in bella mostra nel museo MoMa di New York, uno dei più visitati al mondo.