Fiano Paestum Cumalè DOC Casebianche 2022

  • DenominazioneDenominazione:Cilento DOC
  • UveUve:100% Fiano
  • ColoreColore:Giallo paglierino dai riflessi oro verde
  • OdoreOdore:Olfatto che sa di nocciole fresche, cedro, uvaspina, piccola pera estiva, mela golden, sensazioni minerali e timidi sbuffi vegetali
  • SaporeSapore:Freschezza in primo piano al palato, sapidità decisa, volume e corpo adeguato con persistenza agrumata
  • Gradazione alcolicaGradazione alcolica:12.5% vol.
  • FormatoFormato:75 Cl
  • Temperatura di servizioTemperatura di servizio:10 - 12° C
  • AbbinamentiAbbinamenti:Tempura di calamari e verdure, Vellutata di carciofi e porri
Special Price 10,70 € Regular Price 15,00 €

I vini cullati dalla mano sapiente di Sebastiano Fortunato non sono frutto di esasperazioni ma traggono vantaggio da caratteristiche pedoclimatiche ottimali, dalla tipologia del terreno, argilloso-calcareo e marne arenarie, dalle differenti maturazioni e dalla purezza del territorio da ricercare in ogni singolo ettaro di vigneto. Casebianche anche quest’anno ci ha regalato così una valida selezione di etichette costituita da vini puliti, tonici, complessi, giustamente austeri che lasciano intravedere, soprattutto nei bianchi, la presenza tangibile di elementi vulcanici nel bagaglio aromatico e gustativo, intrisi di sapida mineralità. Un patrimonio ampelografico essenzialmente incentrato sulle varietà autoctone, bianche e rosse, che fanno bella figura, come mostra la buona performance dell’aglianico Cupersito, profondo, vivace al contempo e quanto mai coinvolgente e che grazie ad un bouquet fiorente e alla sua tensione gustativa guida con maestria la batteria dei vini.

CARATTERISTICHE

Fiano Cumalè DOC Casebianche ha un colore giallo paglierino dai riflessi oro verde. Olfatto che sa di nocciole fresche, cedro, uvaspina, piccola pera estiva, mela golden, sensazioni minerali e timidi sbuffi vegetali. Freschezza in primo piano al palato, sapidità decisa, volume e corpo adeguato con persistenza agrumata. Sosta in acciaio per sei mesi.

ABBINAMENTI

Fiano Cumalè DOC Casebianche con Tempura di calamari e verdure, Vellutata di carciofi e porri

REGIONE: CAMPANIA

Campania

Le origini antichissime della viticoltura campana sono evidenti nei due metodi di allevamento della vite usati ancora oggi, quello ad alberello, di origine greca, e la tecnica etrusca in cui la vite si fa arrampicare attorno a pali e tronchi di alberi campestri per poi collegare rami e tralci tramite graticci — chiamati tennecchie, cioè tende — in una specie di pergolato che unisce un albero all'altro, integrando quindi la viticoltura con la vegetazione esistente insieme ad altre coltivazioni.

L'intera regione è situata all'interno di un antico teatro vulcanico, di cui oggi il Vesuvio rappresenta il più importante esempio ancora attivo. Questa peculiarità ha contribuito a determinare una grande varietà di suoli, che spaziano dalle rocce piroclastiche e dai tufi del Nord alle sabbie e arenarie del Taburno, ricche di quarzi e marne calcaree, ai calcari della Costiera Amalfitana, alle sabbie argillose dell'Irpinia. Nelle province di Napoli, Salerno e Caserta il clima è mite e mediterraneo, mentre in quelle interne di Avellino e Benevento le temperature sono più rigide man mano che si sale verso l'Appennino, con piogge abbondanti soprattutto in Irpinia.

In provincia di Avellino troviamo le Docg bianche Fiano di Avellino e Greco di Tufo, intitolate agli omonimi vitigni, mentre le due Dogc rosse a base di Aglianico sono il Taurasi, sempre nell'Avellinese, e l'Aglianico del Taburno in provincia di Benevento. Sulla costa, scendendo da nord a sud le Doc Galluccio, Falerno del Massico e Aversa nel Casertano, poi le Doc Campi Flegrei, Ischia, Vesuvio e Penisola Sorrentina in provincia di Napoli, quindi Costa d'Amalfi a ovest di Salerno e la grande area occupata dalla Doc Cilento a sud.

L'immagine del vino campano è legata soprattutto alla personalità vivace dei suoi bianchi: Fiano, Greco e Falanghina, ma il vitigno in grado di interpretare al meglio il genius loci di questa regione con freschezza, potenza e longevità è proprio l’Aglianico, che in 17 comuni dell'Irpinia dà origine al magnifico Taurasi.

VITIGNO: FIANO

Fiano

LA PIANTA

Il grappolo è medio-piccolo, non particolarmente compatto, di forma piramidale, con ala ben sviluppata. L'acino è ellittico, di medie dimensioni, di colore giallo dorato con macchie ambrate sul lato esposto al sole e scarsamente pruinoso. Ha la buccia spessa che gli dona particolare resistenza alla botrytis, consentendo vendemmie molto ritardate e permettendogli, all'occorrenza, di diventare una buona uva da tavola. Matura in genere all'inizio di ottobre.

IL VINO

Dai classici autori latini alle corti medievali dell'Italia meridionale, fino alla critica moderna, il Fiano è sempre stato considerato uno dei più nobili vitigni a bacca bianca della penisola. L'armonia raggiunta tra il clima della zona di produzione e il vitigno regalano un bianco di grande finezza olfattiva - i principali descrittori sono la mela, la pera, la nocciola e il miele -, sostenuta da una vibrante acidità che ne fa uno dei più longevi del Paese. Gli ultimi anni hanno visto il proliferare di nuove tecniche di vinificazione (fermentazione in barrique e produzione di passiti) che diversificano le proposte senza però apportare miglioramenti notevoli.

Informazioni Tecniche
Contenuto 75 Cl
Regione Campania
Odore Fruttato
Colore Giallo Verdolino
Tipologia Bianco
Uve Fiano
Provenienza Italia
Sapore Elegante
Manufacturer Casebianche Vini Artigianali
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